La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Odoardo Fantacchiotti ( Roma 1809 - Firenze 1877 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Odoardo Fantacchiotti fu uno scultore italiano di rilievo del periodo tardo-neoclassico, nato a Roma il 20 maggio 1811. La sua famiglia si trasferì a Firenze, dove egli avrebbe poi lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico della città. Nel 1820, Fantacchiotti si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove studiò sotto la guida di Stefano Ricci e in seguito di Aristodemo Costoli. Fu proprio in questi anni che iniziò a esporre le sue opere, a partire dal 1828, e a guadagnarsi il patrocinio del Granduca, proseguendo gli studi seguendo l'idea del "bello naturale" propugnata da Costoli. Nel 1839, all'Accademia, espose l'opera "Massacro degli Innocenti" e l'anno successivo fu nominato professore presso la stessa istituzione. Tra le sue opere pubbliche si annoverano la statua di Boccaccio e Accursius per le nicchie al piano terra del cortile degli Uffizi, medaglioni commemorativi di Francesco Redi e il busto di Ferdinando II de' Medici per il Museo della Specola, e una statua di Sallustio Bandini inizialmente prevista per la loggia degli Uffizi e ora all'Accademia dei Georgofili. Fantacchiotti fu anche un abile interprete della scultura rinascimentale fiorentina, tanto che alcune sue opere furono erroneamente attribuite a maestri del Rinascimento. Un esempio è il rilievo in marmo "Vergine con Bambino" conservato al Victoria and Albert Museum di Londra, inizialmente creduto opera di un maestro rinascimentale. Questa capacità di emulare lo stile rinascimentale ha portato alcuni studiosi a ipotizzare che Fantacchiotti potesse essere stato anche un falsario, attribuendogli la creazione di alcuni bassorilievi neoquattrocenteschi. Durante la sua carriera, Fantacchiotti realizzò importanti opere a Firenze, tra cui quattro monumenti nella Basilica di Santa Croce, come quello dedicato al musicista Luigi Cherubini, e le sculture nella Cappella Giuntini nella chiesa di San Giuseppe. Altre sue opere significative includono le statue di Boccaccio e del giureconsulto Accorso nel Loggiato degli Uffizi, la statua dell'economista Sallustio Bandini presso l'Accademia dei Georgofili, due sculture per la Tribuna di Galileo alla Specola, un bassorilievo nel chiostro di Ognissanti e diversi monumenti sepolcrali nei cimiteri cittadini di Firenze. Fantacchiotti fu anche presente nella Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti con la statua di Susanna e il busto della Beatrice di Dante. La sua opera, che ebbe inizio nell'età del Granducato lorenese, trovò piena affermazione nel periodo del Risorgimento, in particolare negli anni cruciali dell'unificazione d'Italia. Grazie alla stima di personalità come Cosimo Ridolfi, Bettino Ricasoli e Ubaldino Peruzzi, ottenne commissioni significative, come il Monumento allo statista Neri Corsini e il Monumento all'avvocato Vincenzo Salvagnoli, uno dei più ferventi sostenitori dell'Unità d'Italia, nel Camposanto Monumentale di Pisa. Oltre a queste commissioni pubbliche, Fantacchiotti fu anche un apprezzato scultore di opere private, come dimostra il gruppo marmoreo "Amore e Fedeltà", commissionato dal Principe Eugenio di Savoia Carignano e scolpito a Firenze nel 1864. Quest'opera fu esposta all'Esposizione italiana agraria industriale e artistica di Firenze nel 1861 e riflette l'influenza degli stilemi di Canova e Bartolini, che ispirarono Fantacchiotti fin dai suoi anni di formazione. Odoardo Fantacchiotti morì a Firenze il 24 giugno 1877, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Suo figlio, Cesare Fantacchiotti, seguì le sue orme diventando anch'egli scultore. La bottega fiorentina di scultura fondata da Odoardo divenne una delle più importanti della città, e la sua influenza si estese ben oltre il suo tempo, contribuendo a definire il panorama artistico dell'Italia ottocentesca.