La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Fantoni ( Brescia 19� secolo - Brescia 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Fantoni è stato un artista italiano la cui vita e opera si sono intrecciate con la storia dell'arte europea tra il XVII e il XVIII secolo. Nato a Rovetta, un piccolo centro della Val Seriana in provincia di Bergamo, il 21 dicembre 1674, Giovanni crebbe in una famiglia di artisti che aveva già stabilito una solida reputazione nel campo dell'intaglio e della scultura. La famiglia Fantoni, infatti, diede origine ad una bottega attiva per secoli, dalla quale uscirono opere destinate sia alle chiese che alle case borghesi. La bottega dei Fantoni fu un punto di riferimento per la produzione di arredi sacri e profani, e Giovanni, insieme ad altri membri della famiglia, contribuì a perpetuare e rinnovare la tradizione artistica familiare. La loro attività si estese per le valli bergamasche e oltre, testimoniata da vari documenti e da alcuni disegni per altari, ancone, organi e cori. Giovanni, in particolare, si distinse per la sua abilità e per la qualità delle sue opere. Tra i lavori che gli vengono attribuiti, spiccano le tre sculture in legno policromo per il santuario della Madonna della Neve presso Adro, realizzate intorno al 1730. Inoltre, insieme al figlio Francesco Donato e al nipote Grazioso il Giovane, e in collaborazione con i Caniana, eseguì il pulpito in legno della prepositurale di Sorisole nel 1746, un'opera che seguiva l'esempio di quella realizzata da Andrea e G. B. Caniana per S. Martino ad Alzano. La sua vita fu segnata da un impegno costante non solo nella creazione artistica ma anche nella gestione e nell'arricchimento del patrimonio culturale della sua famiglia e della sua città. Giovanni si adoperò con dedizione e sacrifici personali, anche economici, per l'arricchimento della biblioteca di casa e della "raccolta fantoniana di scoltura e d'intagli". La sua opera fu così rilevante che, ancora oggi, il Museo Fantoni a Rovetta conserva numerose carte e documenti che testimoniano l'attività della famiglia e la sua importanza nel panorama artistico europeo. La morte di Giovanni Fantoni avvenne il 15 maggio 1745 a Rovetta, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua figura è stata oggetto di studi e ricerche che hanno permesso di ricostruire non solo la sua biografia ma anche il contesto storico e culturale in cui visse e operò. La mostra "I Fantoni, quattro secoli di bottega di scultura in Europa", tenutasi a Bergamo nel 1978, è stata un'occasione importante per valorizzare l'opera della famiglia Fantoni e per approfondire la conoscenza delle tecniche e dello stile che hanno caratterizzato la loro produzione artistica. La bottega dei Fantoni, con Giovanni come uno dei suoi esponenti più significativi, rappresenta un esempio di come l'arte possa essere tramandata e rinnovata attraverso le generazioni, mantenendo un legame con la tradizione ma anche sperimentando e innovando. La loro storia è un tassello fondamentale per comprendere lo sviluppo dell'arte scultorea e dell'intaglio in Italia e in Europa tra il XV e il XIX secolo. La memoria di Giovanni Fantoni e della sua famiglia vive non solo nelle opere che hanno lasciato ma anche nella documentazione conservata, che permette di continuare a studiare e apprezzare il loro contributo all'arte. La loro eredità artistica rimane un patrimonio inestimabile per la cultura italiana e per la storia dell'arte in generale.