La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pio Fedi ( Viterbo 1825 - Firenze 1892 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Pio Fedi, nato a Viterbo il 31 maggio 1816, è stato uno degli scultori italiani più significativi del XIX secolo, noto principalmente per il suo lavoro nello stile romantico. La sua vita e la sua carriera artistica si sono svolte in un periodo di grande fermento culturale e politico in Italia, che ha visto la nascita del Risorgimento e l'unificazione del paese. Fedi è morto a Firenze il 1º giugno 1892, lasciando dietro di sé un'eredità di opere che continuano a essere ammirate per la loro bellezza e il loro significato storico. La formazione artistica di Fedi iniziò all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove fu allievo di Lorenzo Bartolini, uno dei più importanti scultori italiani dell'epoca. Successivamente, si trasferì a Roma con una pensione concessagli dal Granduca Leopoldo II, dove frequentò lo studio di Pietro Tenerani, altro scultore di spicco. Questo periodo formativo a Roma fu cruciale per lo sviluppo del suo stile e per l'assorbimento delle influenze neoclassiche che caratterizzarono le sue opere successive. Tra le opere più celebri di Fedi, il "Ratto di Polissena" si distingue per la sua complessità narrativa e stilistica. Realizzata tra il 1855 e il 1865, questa scultura in marmo, situata nella Loggia dei Lanzi a Firenze, rappresenta un momento drammatico tratto dalla mitologia greca, in cui Pirro rapisce Polissena per sacrificarla sulla tomba di Achille. L'opera è notevole per la sua dinamicità e per l'intensa espressività dei personaggi, che riflettono l'abilità di Fedi nel catturare le emozioni umane. Il "Ratto di Polissena" è l'unica opera moderna esposta tra i capolavori antichi e rinascimentali nella prestigiosa Piazza della Signoria a Firenze, testimonianza dell'alta considerazione in cui era tenuto Fedi. Oltre al "Ratto di Polissena", Fedi realizzò numerose altre opere di rilievo, tra cui il monumento a Giovan Battista Niccolini nella chiesa di Santa Croce a Firenze, che rappresenta un'allegoria della Libertà della Poesia. Questa statua potrebbe aver ispirato la rappresentazione della Statua della Libertà di Bartholdi. Fedi completò anche le statue di illustri toscani, Niccola Pisano e Andrea Cesalpino, per il Loggiato degli Uffizi, adiacente alla Loggia dei Lanzi. Altre sue opere includono gruppi scultorei come "La Furia di Atamante", "Il Genio della Pesca", "Speranza che Nutre l'Amore", "Ippolito e Dianora del Bardi" e "Castalla perseguitata da Apollo". La carriera di Fedi fu segnata da un costante impegno nella ricerca di un equilibrio tra l'ideale classico e la rappresentazione emotiva, caratteristica dello stile romantico. La sua abilità nel modellare il marmo e nel creare figure di grande espressività e movimento lo ha reso uno dei protagonisti della scultura italiana dell'Ottocento. Nonostante le difficoltà economiche incontrate nei primi anni della sua carriera, il successo ottenuto con il "Ratto di Polissena" gli permise di emergere dalla povertà e di guadagnarsi un posto di rilievo nel panorama artistico dell'epoca. Pio Fedi lasciò un segno indelebile nella storia dell'arte italiana, non solo per la qualità delle sue opere ma anche per il suo contributo alla scultura del XIX secolo. La sua capacità di fondere insieme elementi classici e romantici, unita alla profonda comprensione della forma umana e alla sensibilità narrativa, rende le sue sculture opere di straordinaria potenza espressiva e bellezza. La sua eredità continua a essere celebrata e studiata, testimoniando l'importanza e l'influenza duratura del suo lavoro nel campo dell'arte.