La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Bartolomeo Ferrari ( Marostica 1780 - Venezia 1844 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Bartolomeo Ferrari fu uno scultore italiano che visse e operò principalmente nel XIX secolo. Nonostante la sua figura non sia tra le più celebri del panorama artistico italiano, il suo contributo alla scultura dell'epoca è stato significativo, soprattutto per quanto riguarda la ripresa e l'interpretazione delle opere di artisti precedenti. Nato in una data non precisata, Bartolomeo Ferrari si distinse per la sua abilità nella scultura, un'arte che a quel tempo era fortemente influenzata dal Neoclassicismo. Questo movimento artistico, che aveva preso piede alla fine del XVIII secolo, si caratterizzava per un ritorno ai canoni e ai temi dell'antichità classica, con un'enfasi particolare sulla purezza delle linee e sulla sobrietà formale. Ferrari si inserì in questo contesto artistico, dimostrando una particolare predilezione per la reinterpretazione delle opere di Antonio Canova, uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo in scultura. La sua opera più nota in questo senso è la riproduzione della Pietà di Canova, realizzata nel 1821 e conservata presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Questa scultura rivela la capacità di Ferrari di cogliere l'essenza dell'originale, pur apportando una sua personale interpretazione. La Pietà di Canova, che a sua volta era un'interpretazione neoclassica del tema religioso della Vergine Maria che piange sul corpo di Cristo morto, fu un'opera che ebbe un grande impatto e che venne ammirata per la sua bellezza formale e la sua carica emotiva. La versione di Ferrari, pur essendo una copia, è stata apprezzata per la sua fedeltà all'originale e per la qualità dell'esecuzione. Oltre alla Pietà, le informazioni disponibili su altre opere di Bartolomeo Ferrari sono scarse, ma è noto che lavorò a Venezia, una città che all'epoca era un importante centro artistico e culturale. Venezia era nota per la sua tradizione scultorea, in particolare per la scultura in marmo e in bronzo, e Ferrari fu uno degli artisti che contribuì a mantenere viva questa tradizione nel corso del XIX secolo. Nonostante la mancanza di documentazione dettagliata sulla sua vita e sulle sue opere, è possibile ipotizzare che Ferrari abbia ricevuto commissioni da parte di clienti privati e che abbia partecipato alla vita artistica veneziana dell'epoca. La sua abilità nel riprodurre opere di altri artisti suggerisce che avesse una solida formazione tecnica e una profonda conoscenza della storia dell'arte. La scultura neoclassica, di cui Ferrari fu esponente, si distingueva per la ricerca di un ideale di bellezza assoluta, ispirato ai modelli dell'antica Grecia e di Roma. Gli scultori neoclassici come Canova e i suoi seguaci, tra cui Ferrari, si concentravano sulla rappresentazione dell'anatomia umana in modo idealizzato, con superfici levigate e una grande attenzione al dettaglio. In conclusione, la figura di Bartolomeo Ferrari si inserisce in un periodo di transizione nella storia dell'arte italiana, in cui il Neoclassicismo iniziava a cedere il passo ad altri movimenti artistici. Nonostante ciò, il suo lavoro come scultore dimostra un'ammirazione per il passato e un desiderio di perpetuare gli ideali di bellezza e perfezione che hanno caratterizzato l'arte neoclassica. La sua Pietà, in particolare, rimane un esempio significativo della sua maestria e del suo contributo all'arte del suo tempo.