La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Tullio Figini ( Bruzzano 1902 - Milano 1971 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Tullio Figini, nato a Bruzzano, vicino a Milano, nel 1902, è stato un artista italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo della scultura del XX secolo. La sua vita e la sua carriera sono state caratterizzate da una profonda dedizione all'arte e da un incessante desiderio di esplorare nuove forme espressive. Durante l'infanzia, Figini iniziò a lavorare come garzone in una fonderia a cera persa, entrando così in contatto con il mondo della scultura e apprendendo le tecniche fondamentali che avrebbero formato la base del suo futuro artistico. Questa esperienza precoce gli fornì una solida comprensione dei materiali e dei processi di lavorazione, che avrebbe poi perfezionato e trasformato nel corso della sua carriera. Figini si distinse per la sua capacità di sintetizzare gli estremi, creando opere che riflettevano sia la forza guerriera che la sensibilità mistica. La sua scultura di Santa Giovanna d'Arco, esposta a Villa Clerici, ne è un esempio emblematico. Raffigurata con l'armatura da soldato e il volto da bambina, questa opera sintetizza la dualità della figura storica, evidenziando la sua forza interiore e la sua capacità di cambiare il corso della storia. Figini ha scelto di ritrarre Giovanna d'Arco in una postura classica, con una gamba dritta e fissa che sorregge il peso del corpo e l'altra libera, simboleggiando la libertà di scelta e di azione. Una delle sue opere più note è il Maratoneta, una grande scultura collocata presso gli uffici delle Poste di Piazza Cordusio a Milano. Quest'opera, che rappresenta colui che porta il messaggio, è diventata un emblema del servizio postale, dimostrando la capacità di Figini di creare simboli potenti e riconoscibili. Meno nota, ma altrettanto significativa, è la sua scultura di Giovanna d'Arco in marmo di Candoglia, posta in cima a una delle guglie del versante nord del Duomo di Milano. Le due versioni della "pulzella d'Orleans" realizzate da Figini sono estremamente simili e risalgono ai primi anni del secondo dopoguerra, testimoniando il suo interesse per figure storiche di grande impatto emotivo e simbolico. Figini ha partecipato a numerose mostre e ha ricevuto riconoscimenti per il suo contributo all'arte. Tra le sue esposizioni, si ricorda la partecipazione alla Mostra della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano del 1938, dove espose la scultura in cera "Bambina", dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di lavorare con materiali diversi. La sua formazione artistica e la sua carriera sono state influenzate da incontri significativi con altri artisti e movimenti artistici del suo tempo. Figini ha avuto l'opportunità di collaborare e interagire con figure chiave dell'arte italiana, come Fausto Melotti e Giorgio Wenter-Marini, e di essere esposto a correnti artistiche diverse, dall'espressionismo all'astrattismo. Tullio Figini è scomparso nel 1971, lasciando dietro di sé un'eredità artistica di grande valore. Le sue sculture continuano a essere ammirate e studiate, rappresentando un importante contributo alla storia dell'arte italiana del XX secolo. La sua capacità di esprimere concetti complessi attraverso la forma scultorea e di sperimentare con materiali e tecniche diverse lo rende una figura di spicco nel panorama artistico italiano.