La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Innocenzo Fraccaroli ( Castelrotto 1805 - Milano 1882 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Innocenzo Fraccaroli nacque il 28 dicembre 1805 a Castelrotto di Valpolicella, in provincia di Verona, in una famiglia di umili condizioni. La sua vita fu segnata da un precoce trasferimento a Parona all'Adige, dove ebbe i primi contatti con il mondo dell'arte frequentando la bottega di un intagliatore veronese. Questa esperienza iniziale fu fondamentale per la sua formazione artistica e lo portò a diventare allievo dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studiò sotto la guida del maestro Luigi Zandomeneghi tra il 1824 e il 1829. Il talento di Fraccaroli si manifestò presto e con forza, tanto che nel 1829 vinse il gran premio di scultura indetto dall'Accademia di Brera. Questo riconoscimento gli permise di trasferirsi a Roma per cinque anni, dal 1830 al 1835, dove poté perfezionare i suoi studi e venire a contatto con alcuni dei più grandi scultori dell'epoca, come Bertel Thorvaldsen e Pietro Tenerani. Fu proprio a Roma che Fraccaroli scolpì una delle sue opere più celebri, l'Achille Ferito, nel 1832. Questa scultura, realizzata senza committente e destinata all'esposizione, riscosse un grande successo sia di pubblico che di critica, e fu esposta in diverse occasioni internazionali, tra cui l'Esposizione di Belle Arti di Verona del 1835, l'Accademia di Brera nel 1842, e le esposizioni universali di Londra nel 1851 e Parigi nel 1855. Dopo il suo soggiorno romano, Fraccaroli fece ritorno a Milano nel 1836, dopo una breve permanenza a Verona. Negli anni '40 del XIX secolo, si dedicò principalmente a soggetti mitologici e ritrattistica, adottando uno stile di ascendenza neoclassica ma con un'intensità espressiva senza precedenti. Partecipò regolarmente alle esposizioni della Brera e ottenne un pieno riconoscimento internazionale con la sua partecipazione alla Grande Esposizione di Londra del 1851 e all'Esposizione Universale di Parigi del 1855. Durante gli anni del Risorgimento, Fraccaroli si dedicò alla produzione di opere apertamente patriottiche, interpretando allegoricamente gli ideali della lotta per la liberazione nazionale. Tra queste, si ricordano la medaglia con le Cinque giornate di Milano su disegno di Hayez commissionata nel 1848 dal Governo Provvisorio, e la statua con l'Aurora dell'indipendenza d'Italia del 1849. Tuttavia, negli anni '60 del XIX secolo, la sua attività subì un declino a causa della mancata vittoria in importanti concorsi per monumenti pubblici e del fallimento nell'ottenere la cattedra di scultura alla Brera, probabilmente a causa del suo stile classico considerato ormai superato. In questi anni, si concentrò maggiormente su opere religiose e monumenti commemorativi. Nel 1876, Fraccaroli si ritirò dal mondo dell'arte e donò i modelli in gesso delle sue opere più importanti al Museo Civico di Verona. Morì il 18 aprile 1882 a Milano, lasciando un'eredità artistica di grande valore, testimoniata dalle sue sculture che ancora oggi possono essere ammirate in varie collezioni e musei, tra cui la Galleria d'Arte Moderna di Milano, dove è esposto il marmo dell'Achille Ferito. La carriera di Fraccaroli fu caratterizzata da un'alternanza di periodi di fama e successo, legati soprattutto al suo capolavoro Achille Ferito, e momenti di minor fortuna. Nonostante ciò, rimane una figura di spicco nell'ambito della scultura neoclassica italiana, erede della lezione di Canova e rappresentante di un'arte che, pur rimanendo fedele ai canoni classici, seppe esprimere un'intensità e una passione che anticiparono il gusto romantico.