La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore FrancescoAntonio Franzoni ( Carrara 1734 - Roma 1818 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Francesco Antonio Franzoni nacque nel 1734 nella città di Carrara, famosa per le sue cave di marmo, elemento che avrebbe segnato profondamente la sua carriera artistica. La sua formazione iniziò proprio nella sua città natale, dove apprese le tecniche di lavorazione del marmo che lo avrebbero reso celebre. Nel corso degli anni '60 del Settecento, Franzoni si trasferì a Roma, città in cui avrebbe trascorso la maggior parte della sua vita e dove avrebbe lasciato un'impronta indelebile nel campo della scultura e del restauro. A Roma, Franzoni aprì un laboratorio specializzato nel restauro di sculture antiche romane, un'attività che all'epoca godeva di una domanda insaziabile, alimentata dagli sforzi raddoppiati nelle esplorazioni archeologiche. La sua abilità nel restaurare, completare e rifinire sculture destinate al Museo Pio-Clementino gli valse l'ammirazione e la fiducia di importanti committenti, tra cui spicca Papa Pio VI. Per il pontefice, Franzoni realizzò una stanza piena di sculture di animali nel Palazzetto del Belvedere, alcune delle quali erano composte da frammenti antichi. Lavorò anche per la famiglia papale a Palazzo Braschi, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di lavorare su commissione per i più alti livelli della società romana dell'epoca. La sua fama non si limitò al restauro. Franzoni fu anche un prolifico scultore, noto soprattutto per le sue rappresentazioni di animali, che si distinguevano per il loro realismo e per l'attenzione ai dettagli. La sua abilità nel catturare l'essenza degli animali che scolpiva era tale che venne considerato il maestro indiscusso del genere animale nella scultura. Tra le sue opere più note, si ricorda la collezione di sculture animali per la Sala degli Animali nel Museo Pio Clementino, un progetto che testimonia la sua abilità nel combinare arte e natura. Franzoni collaborò con altri artisti e restauratori del suo tempo, tra cui Giovanni Battista Piranesi, con cui condivise l'interesse per l'antichità e per le tecniche di restauro. La sua rete di contatti includeva anche figure di spicco come Antonio Canova, con cui condivise una profonda ammirazione reciproca. La sua amicizia e collaborazione con Canova furono simboliche dell'ambiente artistico romano di fine Settecento, caratterizzato da un intenso scambio di idee e da una comune dedizione alla bellezza e all'antichità. Oltre al suo lavoro per il Vaticano e per privati collezionisti, Franzoni fu anche un imprenditore di successo, capace di ammassare una considerevole fortuna grazie alle sue abilità artistiche e alla sua acume commerciale. La sua attività non si limitò alla scultura e al restauro, ma si estese alla consulenza e alla procaccia di antichità per conto di importanti committenti, tra cui spiccano figure come Gioacchino Napoleone Murat, cognato di Napoleone Bonaparte e eccentrico re di Napoli. La vita di Franzoni fu segnata da un profondo legame con l'antichità, non solo come fonte di ispirazione artistica, ma anche come oggetto di studio e di commercio. La sua capacità di navigare tra le esigenze del mercato dell'arte e le richieste dei suoi illustri committenti lo rese una figura centrale nel panorama artistico del suo tempo. Morì a Roma nel 1818, lasciando dietro di sé un'eredità di opere che continuano a testimoniare la sua maestria e la sua passione per l'arte.