La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Frenguelli ( Perugia 1856 - 1940 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Frenguelli fu uno scultore italiano di grande rilievo, nato a Perugia nel 1856 e deceduto nella stessa città nel 1940. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grande fermento artistico e culturale, che vide l'Italia attraversare la fase post-unitaria e avvicinarsi agli eventi della prima guerra mondiale e del fascismo. Frenguelli iniziò il suo percorso formativo presso l'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, dove si conserva un suo "Autoritratto" risalente al 1872. La sua formazione artistica fu influenzata dal contesto culturale umbro e dalla tradizione scultorea italiana, che egli seppe interpretare con originalità e sensibilità. Nel corso della sua carriera, Frenguelli si distinse per la sua abilità nel combinare lo stile verista, molto in voga nell'Italia post-unitaria, con elementi di liberty e simbolismo. Questa fusione di stili gli permise di creare opere che, pur radicate nella tradizione, riuscivano a comunicare un senso di modernità e di raffinatezza estetica. Tra le sue opere più significative si annoverano numerosi monumenti pubblici e lapidi commemorative, che spesso celebravano eventi storici o figure di spicco della cultura e della politica italiana. Frenguelli fu attivo anche nel campo del restauro architettonico e della progettazione, contribuendo al recupero di edifici medioevali e rinascimentali in Umbria. Il suo impegno nel restauro e nella didattica lo portò a curare il ripristino di numerosi edifici umbri e a partecipare a diversi concorsi nazionali. La sua vasta produzione pubblicistica include sei volumi sull'arte dell'Umbria e della Sabina, testimoniando il suo profondo legame con la regione e la sua cultura. Frenguelli fu anche un attivo partecipante alla vita artistica del suo tempo, esponendo le sue opere in mostre di rilievo sia a livello nazionale che internazionale. Nel 1919 partecipò alla mostra di Milano e l'anno seguente a quella di Perugia, consolidando la sua reputazione come uno degli scultori più apprezzati del suo tempo. Nonostante il successo e il riconoscimento, Frenguelli mantenne una certa autonomia stilistica, evitando di aderire completamente ai movimenti artistici dominanti, come il futurismo. Questa indipendenza gli permise di sviluppare un linguaggio scultoreo personale e distintivo, che lo rese un artista unico nel panorama artistico italiano. Tra le sue opere più note si ricorda il monumento a Giuseppe Garibaldi a Todi, che testimonia la sua abilità nel rappresentare figure storiche con vigore e dinamismo. Altre opere di rilievo includono il monumento commemorativo ai caduti della prima guerra mondiale ad Umbertide e varie lapidi e monumenti sparsi per l'Umbria, che rivelano la sua maestria nella scultura monumentale. Frenguelli fu anche un accademico di merito, ma si dimise dall'incarico a causa dell'avanzare della malattia. Nonostante le difficoltà personali, continuò a lavorare fino alla fine della sua vita, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera è stata oggetto di studio e di rivalutazione nel corso degli anni, con storici dell'arte che hanno indagato la sua produzione e scoperto nuove opere. Oggi, Giuseppe Frenguelli è riconosciuto come uno dei più importanti scultori italiani del suo tempo, un artista che ha saputo interpretare e trasformare la tradizione scultorea in chiave moderna, lasciando un segno indelebile nella storia dell'arte italiana.