La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ligorio Frioli ( Rimini 19� secolo - Rimini 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Pirro Ligorio, noto principalmente come architetto, antiquario e teorico dell'arte del Rinascimento, ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'arte e dell'architettura, sebbene la sua attività come scultore non sia ampiamente documentata o riconosciuta come le sue altre realizzazioni. Nato a Napoli intorno al 1513, Ligorio sviluppò un profondo interesse per l'antichità classica che influenzò profondamente il suo lavoro e la sua carriera. La sua formazione iniziale rimane avvolta nel mistero, ma è evidente che acquisì una vasta conoscenza delle opere dell'antichità, che utilizzò per informare i suoi progetti architettonici e le sue ricerche antiquarie. Ligorio si trasferì a Roma nel 1534, dove la sua carriera prese una svolta decisiva. La città, ricca di rovine antiche, offrì a Ligorio un'inesauribile fonte di ispirazione e di studio. Divenne noto per la sua abilità nel rilevare e interpretare le rovine, tanto che fu impiegato da importanti mecenati, tra cui il cardinale Ippolito II d'Este, per il quale progettò la famosa Villa d'Este a Tivoli. Questo progetto, in particolare, riflette l'approccio innovativo di Ligorio all'architettura e al paesaggio, integrando elementi idraulici avanzati con un design ispirato all'antichità classica. Oltre al suo lavoro come architetto, Ligorio fu anche un prolifico disegnatore e teorico. Le sue ricerche sull'antichità lo portarono a compilare vasti corpus di manoscritti, tra cui enciclopedie, trattati e mappe, che cercavano di ricostruire la conoscenza perduta del mondo antico. Tra questi, la sua mappa di Roma antica rimane un'opera significativa per la comprensione della città in epoca classica. Nonostante la sua fama come architetto e antiquario, le informazioni sulle opere di Ligorio come scultore sono scarse. Tuttavia, il suo interesse e la sua competenza nell'antichità suggeriscono che avrebbe potuto applicare la sua profonda conoscenza dell'arte classica anche alla scultura. Le sue realizzazioni in questo campo potrebbero essere state influenzate dallo studio delle sculture antiche, che spesso incorporava nei suoi progetti architettonici, come dimostrato dai giardini di Villa d'Este, arricchiti da statue e fontane ispirate all'antichità. Ligorio servì anche sotto diversi papi, tra cui Pio IV, per il quale lavorò al Casino di Pio IV nel Vaticano, un altro esempio della sua capacità di fondere arte, architettura e paesaggio in un tutto coerente che rifletteva la sua visione dell'antichità. La sua carriera lo vide anche impegnato a Ferrara, sotto il duca Alfonso II d'Este, come antiquario ducale, dove continuò i suoi studi e le sue ricerche sull'antico. La morte di Ligorio nel 1583 segnò la fine di una carriera straordinariamente produttiva, durante la quale contribuì significativamente alla cultura del Rinascimento italiano. Sebbene la sua opera come scultore non sia documentata come le sue altre realizzazioni, il suo impatto sul rinnovamento dell'interesse per l'antichità e sulla pratica dell'architettura e dell'arte del Rinascimento è indiscutibile. La sua eredità sopravvive nei suoi progetti architettonici, nei suoi disegni e nei suoi trattati, che continuano a influenzare gli studiosi e gli appassionati di arte e architettura.