La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Riccardo Gabrielli ( Ascoli Piceno 1876 - 1952 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Riccardo Gabrielli, nato il 3 novembre 1876 ad Ascoli Piceno, è stato un artista, scultore, scrittore e studioso d'arte italiano, le cui opere e contributi culturali hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano. Proveniente da una famiglia di nobili tradizioni, con lo zio Giulio che eccelleva nelle arti della pittura, nell'archeologia e come grande esponente della cultura marchigiana, Riccardo Gabrielli ha ereditato e portato avanti con passione e dedizione l'amore per l'arte e la cultura. Dopo aver completato gli studi secondari ad Ascoli, Gabrielli si trasferì a Roma, dove frequentò i corsi di Scultura all'Accademia delle Belle Arti sotto la guida di Nicola Cantalamessa Papotti. La sua vita a Roma fu segnata da una forte determinazione a mantenersi in maniera autonoma, iniziando così una collaborazione con riviste e giornali che si occupavano d'arte. Tuttavia, nel corso degli anni, un forte indebolimento visivo lo portò ad abbandonare definitivamente la scultura, nonostante avesse già realizzato diverse opere di rilievo. Tra i suoi lavori più noti, si ricordano la targa monumentale in memoria di Giuseppe Speranza per l'edificio scolastico di Grottammare, un busto in marmo di Giacomo Leopardi donato nel 1921 alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, e un busto in bronzo del poeta Mario Cornacchia, ora nel cortile di Palazzo Arengo. La sua passione per l'arte e la cultura lo portò anche a fondare nel 1905 la "Rivista Marchigiana Illustrata", che sotto la sua direzione divenne un punto di riferimento culturale per la regione. Nonostante le sfide personali, Gabrielli non si limitò alla scultura, ma esplorò anche la scrittura e lo studio dell'arte, contribuendo significativamente alla conservazione e alla promozione del patrimonio culturale italiano. La sua erudizione e il suo impegno furono riconosciuti anche attraverso la sua collaborazione con importanti istituzioni culturali e la pubblicazione di opere che riflettono la sua profonda conoscenza dell'arte e della storia. Riccardo Gabrielli morì il 17 settembre 1952 nella sua città natale, Ascoli Piceno, lasciando dietro di sé un'eredità di opere artistiche e contributi culturali che continuano a essere apprezzati e studiati. La sua vita e il suo lavoro sono un esempio di come la passione per l'arte possa superare le avversità personali e contribuire in modo significativo alla cultura e alla società. La figura di Riccardo Gabrielli rimane emblematica non solo per le sue realizzazioni artistiche ma anche per il suo ruolo di studioso e promotore della cultura. La sua capacità di attraversare diverse discipline, dalla scultura alla scrittura, dall'arte alla conservazione del patrimonio, dimostra un approccio olistico all'arte che è raro e prezioso. La sua eredità continua a ispirare artisti, studiosi e appassionati d'arte, testimoniando l'importanza di coltivare e preservare la cultura in tutte le sue forme.