La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Gaggini ( Genova 1791 - 1867 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Gaggini, nato a Genova il 25 aprile 1791 e deceduto nella stessa città il 2 maggio 1867, è stato uno degli scultori italiani più rappresentativi del XIX secolo, la cui opera ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico dell'epoca. La sua vita e il suo lavoro si intrecciano strettamente con la storia e l'evoluzione dell'arte scultorea, riflettendo le transizioni stilistiche dal Neoclassicismo verso espressioni artistiche più libere e personali. La formazione artistica di Gaggini iniziò all'Accademia Ligustica di Genova, dove fu iscritto all'età di dieci anni. Questo periodo formativo fu segnato da un approccio rigoroso e da un noviziato imposto dai maestri, che Gaggini trovò soffocante. Nonostante ciò, la sua ribellione nei confronti delle convenzioni didattiche non gli impedì di emergere come uno scultore di talento. La sua carriera prese una svolta decisiva quando ottenne una borsa di studio dal governo ligure per studiare a Roma, dove fu influenzato dai grandi maestri del Neoclassicismo, Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen. Il ritorno a Genova segnò l'inizio della sua carriera professionale, durante la quale Gaggini fu nominato professore di scultura presso l'Accademia Ligustica. La sua reputazione crebbe rapidamente, attirando l'attenzione di Carlo Alberto di Savoia, che lo invitò a Torino offrendogli un titolo cavalleresco e una cattedra di scultura presso l'Accademia Albertina. Questo trasferimento segnò l'inizio di un periodo particolarmente produttivo e creativo nella vita di Gaggini. Tra le opere più significative di Gaggini a Genova, si annoverano le statue degli Angeli nel Duomo, una statua nautica per la decorazione pubblica, e il bassorilievo per il monumento a Cristoforo Colombo. Realizzò inoltre il monumento alla famiglia Balduino per il Camposanto di Genova. A Torino, le sue opere includono un bassorilievo del Trionfo di Paolo Emilio per il Castello di Racconigi, una statua di Vittorio Emanuele I, un monumento a Principe Tommaso per la Cappella della Sindone, un monumento a Marchese Felice di San Tommaso, e un monumento funebre per la famiglia Solei nel Camposanto di Torino. Gaggini è noto per aver saputo cogliere il momento di transizione da forme artistiche rigidamente neoclassiche e rinascimentali verso espressioni più libere e personali, caratteristiche dell'epoca post-rinascimentale e della gotica lombarda. La sua capacità di adattarsi e innovare, pur rimanendo fedele allo spirito sobrio e riservato tipico della cultura ligure, lo ha reso una figura di spicco nell'arte scultorea italiana dell'Ottocento. Nonostante la sua importanza, Gaggini non fu mai incline a clamorose affermazioni sulle sue opere, preferendo lasciare che fossero queste a parlare per lui. Questa umiltà, unita al suo straordinario talento e abilità, lo rende una figura emblematica e rispettata tra gli scultori italiani del suo tempo. La sua ultima opera ufficialmente riconosciuta, nonostante continuasse a lavorare instancabilmente fino alla morte, include lavori di grande rilievo come la tomba del senatore Sebastiano Balduino e diverse commissioni private trasportate fino a Tepic, in Messico. Gaggini fu sepolto a Staglieno, dove è commemorato con un monumento marmoreo scolpito dal suo allievo prediletto, Giuseppe Dini, che ha immortalato l'effigie del maestro. La vita e l'opera di Giuseppe Gaggini rappresentano un capitolo fondamentale nella storia dell'arte scultorea italiana, testimoniando la transizione tra il Neoclassicismo e le correnti artistiche successive. La sua eredità continua a influenzare le generazioni di artisti e rimane un punto di riferimento per lo studio della scultura dell'Ottocento.