La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Annibale Galateri ( Savigliano 1864 - 1949 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Annibale Galateri, Conte di Genola, nacque a Cesena nel 1864 e morì a Savigliano, Cuneo, nel 1949. Discendente di una nobile famiglia, i cui antenati si distinsero nelle armi, nelle lettere, nella religione e nell'amministrazione pubblica, Galateri lasciò i gradi militari per dedicarsi alle arti, seguendo l'esempio di altri esponenti della nobiltà piemontese come Massimo D'Azeglio e Giacinto Corsi di Bosnasco. Questo passaggio segnò l'inizio di un risveglio della coscienza artistica piemontese che portò al rinnovamento della tradizione figurativa, ancora fortemente legata agli stilemi neoclassici. La formazione artistica di Galateri iniziò all'Accademia Albertina di Torino, dove si dedicò prevalentemente al disegno, alla pittura e all'architettura sotto l'influenza di maestri come Enrico Gamba, Giuseppe Giani, Andrea Gastaldi e Alessandro Antonelli. Successivamente, si trasferì a Roma per frequentare l'Accademia di San Luca, dove fu allievo di Giulio Monteverde, uno dei più importanti rappresentanti della scultura ufficiale a Roma. Questa esperienza lo influenzò profondamente, orientando definitivamente la sua ricerca artistica verso la pratica scultorea. Tornato in Piemonte, Galateri frequentò gli scultori Odoardo Tabacchi, Davide Calandra, Leonardo Bistolfi e Vincenzo Vela, consolidando la sua vocazione scultorea. Le sue opere, legate alla tradizione classica della scultura italiana ma fortemente influenzate dalle poetiche del tardo romanticismo, furono esposte in numerose mostre in Italia e all'estero, ottenendo riconoscimenti significativi. Tra i suoi lavori più importanti si annoverano il monumento a Vincenzo Vela e il monumento funebre a Michele Rua a Torino, nonché il monumento commemorativo del Real Collegio Carlo Alberto a Moncalieri. Oltre all'attività artistica, Galateri fu profondamente coinvolto nella vita politica e amministrativa di alcune realtà del Piemonte. Ricoprì il ruolo di assessore e poi di Sindaco della Città di Savigliano, Presidente della Deputazione Provinciale e, infine, Presidente della Commissione Reale. La sua partecipazione alla vita politica durò circa quarant'anni, fino a quando, nel 1938, comprese le non possibili collaborazioni con la dittatura fascista e si dimise, motivando ufficialmente la sua decisione con le precarie condizioni di salute. Galateri fu anche un attivo promotore della cultura e dell'arte nella sua città natale, Savigliano, dove contribuì alla rinascita di istituzioni educative e culturali. Nel 1927, ad esempio, fu determinante per la rinascita di una scuola comunale, che divenne in seguito un importante istituto di istruzione superiore. La sua amministrazione apportò miglioramenti significativi nella vita cittadina, e molte delle sue iniziative sono documentate in pubblicazioni dell'epoca. Annibale Galateri morì nel 1949 nella sua proprietà di Suniglia, lasciando un'eredità artistica e culturale di grande valore. La sua vita e il suo lavoro riflettono l'impegno di un aristocratico che scelse di dedicarsi all'arte e alla politica, contribuendo significativamente al rinnovamento culturale del Piemonte tra Ottocento e Novecento. Le sue opere, espressione di un talento eccezionale e di un profondo impegno civile, continuano a essere apprezzate e studiate per la loro importanza storica e artistica.