La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Domenico Gallino ( Genova 1831 - 1904 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Domenico Gallino fu uno scultore italiano nato a Genova nel 1831. La sua formazione artistica si svolse principalmente all'Accademia Ligustica di Belle Arti, dove fu allievo di Santo Varni, uno scultore di rilievo dell'epoca. Gallino si distinse per la sua abilità nella scultura, specializzandosi in opere che spaziavano dal realismo al simbolismo, e contribuì significativamente al panorama artistico genovese e italiano del XIX secolo. La sua opera più nota è il "Crocifisso Gallino", un'opera che testimonia la sua maestria nella lavorazione del legno e la sua capacità di infondere nelle sue sculture un'intensa espressività emotiva. Questo crocifisso è spesso citato come esempio della sua abilità nel catturare la sofferenza e la spiritualità del soggetto cristiano. Nonostante la sua importanza, le informazioni sul "Crocifisso Gallino" sono piuttosto limitate e non si hanno molte notizie sulla sua collocazione o sul contesto della sua creazione. Gallino fu attivo in un periodo in cui l'Italia stava attraversando profondi cambiamenti sociali e politici, segnati dall'Unità d'Italia e dal Risorgimento. Questi eventi influenzarono l'arte e la cultura del tempo, portando a una rinnovata attenzione per l'identità nazionale e per i temi patriottici. Tuttavia, Gallino rimase fedele a un approccio più tradizionale, concentrando la sua arte sulla bellezza formale e sull'espressione dei valori umani e religiosi. Le sue sculture si caratterizzavano per la precisione dei dettagli e per la morbidezza delle forme, che riflettevano l'influenza del suo maestro e delle correnti artistiche dell'epoca. Gallino era particolarmente abile nel rendere le texture e i panneggi dei vestiti nelle sue opere, un dettaglio che aggiungeva realismo e profondità alle sue figure. La sua attenzione al dettaglio si estendeva anche alla rappresentazione dei volti, dove riusciva a catturare le sfumature emotive dei suoi soggetti con grande sensibilità. Nonostante la sua abilità e il suo contributo all'arte del suo tempo, Domenico Gallino non raggiunse mai la fama di altri scultori contemporanei. Questo può essere attribuito in parte alla natura più locale della sua attività e alla mancanza di mecenatismo che avrebbe potuto promuovere il suo lavoro su una scena più ampia. Tuttavia, le sue opere rimangono un importante testimone dell'arte scultorea genovese dell'Ottocento e sono apprezzate dagli studiosi per la loro qualità e per il loro valore storico. Domenico Gallino morì nel 1904, lasciando un'eredità artistica che continua a essere studiata e apprezzata. Le sue sculture sono esempi significativi dell'arte scultorea italiana dell'epoca e riflettono l'abilità tecnica e la sensibilità artistica di un maestro scultore. La sua vita e il suo lavoro rimangono un capitolo importante nella storia dell'arte genovese e italiana, e il suo nome è ricordato tra gli scultori che hanno contribuito a definire l'estetica e la tecnica scultorea del suo tempo.