La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Emilio Gallori ( Firenze 1846 - Siena 1924 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Emilio Gallori nacque a Firenze il 3 aprile 1846, in una città che all'epoca era un fervente centro di arte e cultura. La sua formazione artistica iniziò presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ebbe l'opportunità di studiare sotto la guida di maestri del calibro di Aristodemo Costoli per la scultura e Tito Lessi per il disegno. Questo periodo formativo fu cruciale per lo sviluppo delle sue abilità e della sua sensibilità artistica, ponendo le basi per la sua futura carriera come scultore. Nel corso degli anni, Gallori si distinse per la sua capacità di creare opere che catturavano l'essenza del soggetto con una profondità emotiva e una precisione tecnica notevoli. Tra i suoi primi lavori si annoverano la statua di Nerone e, successivamente, opere come "Foster-Sister" esposta a Torino nel 1881 e "Fuma negli occhi" presentata a Firenze. Queste opere iniziali già mostravano il talento di Gallori per la scultura, un talento che continuò a svilupparsi e a maturare nel corso della sua carriera. Uno degli aspetti più notevoli della carriera di Gallori fu la sua partecipazione a progetti di grande rilievo nazionale. Tra questi, il suo contributo alla realizzazione del Monumento a Vittorio Emanuele II, noto anche come Altare della Patria a Roma, rappresenta forse il suo lavoro più celebre. Dopo la morte di Enrico Chiaradia nel 1902, Gallori fu incaricato di portare a termine il progetto della statua equestre in bronzo dedicata al re. Quest'opera, collocata sull'Altare della Patria e completata tra il 1907 e il 1910, è un esempio emblematico dell'eclettismo artistico dell'epoca, combinando elementi architettonici e scultorei di diverse epoche e culture in un unico monumento maestoso. Oltre al suo lavoro sull'Altare della Patria, Gallori realizzò numerose altre opere di rilievo, tra cui il Monumento a Giuseppe Garibaldi sul Gianicolo a Roma, inaugurato nel 1895. Questa statua, che raffigura il celebre eroe del Risorgimento a cavallo, è circondata da vignette che illustrano momenti significativi della vita di Garibaldi, dimostrando ancora una volta la capacità di Gallori di catturare la grandezza e l'eroismo dei suoi soggetti. Gallori fu anche responsabile della creazione di opere religiose, come la statua di San Pietro per la facciata del Duomo di Firenze e la statua di San Giacomo il Minore per la Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma. Queste commissioni testimoniano la versatilità di Gallori come scultore, capace di passare con disinvoltura da temi storici e nazionali a soggetti religiosi, sempre mantenendo un alto livello di espressività e maestria tecnica. La carriera di Gallori non fu limitata alla realizzazione di monumenti e statue; egli contribuì anche al panorama artistico attraverso la partecipazione a mostre e l'insegnamento. La sua influenza si estese oltre i confini italiani, partecipando a mostre internazionali e ricevendo riconoscimenti per il suo lavoro. Emilio Gallori morì presso Siena il 24 dicembre 1924, lasciando un'eredità duratura nel campo della scultura italiana. La sua opera, caratterizzata da un profondo senso di nazionalismo e da una maestria tecnica impeccabile, continua a essere celebrata come esempio di eccellenza artistica. Gallori non fu solo un testimone del suo tempo, ma anche un protagonista attivo nella definizione dell'identità culturale e artistica dell'Italia post-unitaria, attraverso la creazione di opere che ancora oggi rappresentano simboli potenti dell'identità nazionale italiana.