La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Lio Gangeri ( Messina 1844 - Salerno 1913 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Lio Gangeri, nato a Messina il 6 gennaio 1845, è stato uno scultore italiano di grande rilievo, la cui vita e opera hanno lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico tra l'Ottocento e il primo Novecento. La sua formazione artistica iniziò nella sua città natale sotto la guida del pittore Michele Panebianco. La sua precoce inclinazione per l'arte lo portò presto a trasferirsi a Roma, dove continuò i suoi studi sotto la tutela di Giulio Monteverde, uno degli scultori più influenti dell'epoca. Durante il suo soggiorno a Roma, Gangeri si affermò come uno degli artisti più accreditati della capitale, ottenendo importanti commissioni pubbliche e insegnando all'Accademia di San Luca. Fu anche direttore dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, un ruolo che gli permise di influenzare le generazioni future di artisti, tra cui Arturo Dazzi, che divenne a sua volta un noto scultore. Gangeri è noto per la sua abilità nel catturare la veridicità e l'essenza dei suoi soggetti, come dimostrato dal busto di Giuseppe Mazzini, che porta l'iscrizione "L. Gangeri Roma 1873". Quest'opera, che mostra il personaggio in una posa celebrativa, rivela anche un'attenzione meticolosa ai dettagli, come la rada barbetta e la curata capigliatura che incorniciano il volto del soggetto. Il suo stile si caratterizzava per una ricerca di sintesi e ritmo, con un dominio assoluto della forma. Gangeri era particolarmente abile nel tradurre la semplicità delle sue opere in un linguaggio scultoreo che comunicava direttamente con lo spettatore. Tra le sue opere più note per la città di Messina vi è la statua in argento della Madonna della Lettera del Duomo, e numerosi monumenti funebri nel Gran Camposanto di Messina, come quello dedicato a Giuseppe Natoli, commissionato dal Comune di Messina nel 1868. La sua opera più nota è probabilmente il monumento funebre di Giuseppe Natoli, che si trova nel Cimitero Monumentale di Messina. Questo lavoro, commissionato dal Comune di Messina nel 1868, è un esempio della sua capacità di creare opere che combinano bellezza artistica e significato simbolico. Gangeri ha lasciato un'eredità duratura non solo attraverso le sue sculture, ma anche attraverso il suo insegnamento e la sua leadership nelle accademie d'arte italiane. La sua influenza si estende oltre i confini della scultura, avendo contribuito significativamente alla formazione di artisti che hanno poi segnato la storia dell'arte italiana. Lio Gangeri morì a Salerno il 5 febbraio 1913, lasciando dietro di sé un'eredità di opere che continuano a essere studiate e ammirate. La sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di studi e pubblicazioni, che hanno contribuito a mantenere vivo il suo ricordo e a celebrare il suo contributo all'arte italiana.