La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Saverio Gatto ( Reggio Calabria 1877 - Napoli 1962 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Saverio Gatto nacque a Reggio Calabria il 15 agosto 1877, figlio di Nicola, un armatore locale, e di Concetta Caruso, originaria di Messina. La sua vita fu segnata da un percorso artistico solitario e schivo, che lo portò a essere una delle figure più affascinanti e complesse del panorama artistico del suo tempo. Nonostante un inizio di vita scolastica poco promettente, che lo vide mandato in marina dal padre per il suo scarso rendimento, Gatto scoprì la sua vera vocazione per l'arte, in particolare per la scultura e la pittura, trovando nella sua passione un rifugio e una direzione per la sua vita. La sua formazione artistica iniziò in giovane età, e ben presto si distinse per il suo talento unico. La sua prima scultura conosciuta, "La Napolitana", un bronzetto realizzato nel 1905, segnò l'inizio di una lunga e fruttuosa carriera artistica. Da quel momento, Gatto partecipò a numerose rassegne espositive sia nazionali che internazionali, ottenendo riconoscimenti e menzioni d'onore che consolidarono la sua reputazione nel campo dell'arte. Tra le sue opere più note, si ricordano "Testa di zingara", esposta al Salone delle Belle Arti di Parigi nel 1906, e "Alba della vita", un'opera premiata negli anni successivi. La sua arte si caratterizzava per un profondo senso di realismo e per la capacità di catturare l'essenza umana attraverso la scultura e la pittura. Gatto era noto per la sua abilità nel lavorare il bronzo, ma sperimentò anche con altri materiali, come la terracotta policroma, creando opere di notevole impatto emotivo e visivo. Le sue sculture trovano posto in prestigiose collezioni e musei, tra cui la Galleria dell'Accademia di Napoli, il Circolo Artistico Politecnico di Napoli, il Museo di Reggio Calabria e il Museo di Capodimonte di Napoli. Tra le sue opere più significative si annoverano "L'ubriaco" (1916, bronzo), "La camicia" (1912, Satiro e Ninfa), e "Carità" (bronzo), che testimoniano la sua maestria e la sua profonda sensibilità artistica. Oltre alla scultura, Gatto fu anche un apprezzato pittore e disegnatore, esplorando diverse tecniche e stili, ma sempre con un occhio attento alla rappresentazione della realtà e alla ricerca della bellezza. La sua arte rifletteva un profondo interesse per la condizione umana, con una particolare attenzione ai temi sociali e alla vita quotidiana delle persone comuni. Saverio Gatto visse a Napoli, dove continuò a lavorare e a esprimere la sua arte fino alla sua morte, avvenuta il 16 novembre 1959. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e celebrata postuma, con mostre e pubblicazioni dedicate alla sua opera. Zio del poeta Alfonso Gatto, Saverio lasciò un'impronta indelebile nel mondo dell'arte italiana, ricordato come uno scultore e pittore di grande talento e sensibilità. La sua vita e la sua opera sono state oggetto di studi e ricerche, che hanno contribuito a delineare il profilo di un artista complesso e poliedrico, capace di attraversare diversi periodi storici e correnti artistiche mantenendo sempre una forte identità personale e un linguaggio espressivo unico. La sua figura rimane un punto di riferimento importante per gli studiosi dell'arte italiana dell'Ottocento e del primo Novecento, testimoniando la vitalità e la ricchezza del panorama artistico di quel periodo.