La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Cesare Gibelli ( Bologna 1806 - 1885 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Cesare Gibelli, nato a Bologna nel 1806 e deceduto il 15 aprile 1885, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nella scultura bolognese di metà Ottocento. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di transizione artistica, in cui l'eco del Neoclassicismo si intrecciava con le nuove correnti romantiche e puriste, creando un fertile terreno per l'espressione artistica. Gibelli, figlio di una città ricca di tradizioni artistiche come Bologna, ha vissuto in un'epoca in cui l'arte era in pieno fermento. La sua formazione artistica si è svolta in un contesto in cui la scultura era vista non solo come un mezzo di espressione estetica ma anche come un veicolo per la riflessione filosofica e storica. Nonostante le informazioni specifiche sulla sua formazione iniziale siano scarse, è evidente che Gibelli abbia assorbito le influenze del suo tempo, riuscendo a forgiare uno stile personale che gli ha permesso di distinguersi nel panorama artistico dell'epoca. La sua opera è caratterizzata da una profonda sensibilità nei confronti del materiale scultoreo, che Gibelli modellava con maestria per dar vita a forme che riflettevano sia la tradizione classica che le tendenze contemporanee. La sua abilità nel trattare temi storici e mitologici, insieme alla capacità di catturare l'essenza umana nelle sue sculture, lo ha reso un artista apprezzato e ricercato. Tra i suoi contributi più significativi alla scultura bolognese, si annoverano le opere funerarie realizzate per il cimitero della Certosa di Bologna, un luogo che, grazie alla presenza di numerosi monumenti scultorei, rappresenta una vera e propria galleria d'arte a cielo aperto. Queste opere, che spesso combinano elementi simbolici e decorativi, riflettono la capacità di Gibelli di interpretare il sentimento religioso e la riflessione sulla mortalità con sensibilità e profondità artistica. Gibelli ha lasciato un segno indelebile anche attraverso la formazione di allievi, tra cui spicca Cesare Gibelli, suo figlio, che ha seguito le orme paterne dedicandosi alla pittura. Questo aspetto testimonia l'impatto di Gibelli non solo come artista ma anche come maestro, capace di trasmettere la sua visione e le sue tecniche alle generazioni successive. Nonostante la sua morte nel 1885, l'eredità di Cesare Gibelli continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianze preziose del suo talento e della sua epoca. La sua capacità di fondere insieme tradizione e innovazione, il suo approccio riflessivo alla scultura e la sua dedizione all'arte lo rendono una figura di spicco nella storia della scultura italiana dell'Ottocento. In conclusione, Cesare Gibelli rappresenta un esempio emblematico dell'artista ottocentesco, la cui opera si colloca al crocevia tra passato e futuro. Attraverso la sua scultura, Gibelli ha esplorato temi universali, dimostrando come l'arte possa essere al tempo stesso espressione di bellezza e veicolo di riflessione profonda. La sua biografia, intrecciata con la storia artistica e culturale di Bologna, rimane una fonte di ispirazione per chiunque si avvicini al mondo dell'arte, testimoniando il potere dell'espressione scultorea di comunicare oltre i confini del tempo.