La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giacomo Ginotti ( Cravagliana in Val di Sesia 1837 - Torino 1897 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giacomo Ginotti, nato il 5 dicembre 1845 a Cravagliana, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua vita e la sua opera si intrecciano con la storia dell'arte italiana del XIX secolo, periodo in cui l'Italia stava vivendo profonde trasformazioni sociali, politiche e culturali. Ginotti, con la sua arte, ha saputo interpretare e rappresentare le tensioni e le aspirazioni del suo tempo, diventando uno dei protagonisti del movimento artistico noto come verismo. La formazione artistica di Ginotti inizia a Varallo, dove studia inizialmente, per poi proseguire all'Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Vincenzo Vela, uno dei più importanti scultori dell'epoca. Questo periodo di studi si rivela fondamentale per la sua crescita artistica, permettendogli di affinare le sue tecniche scultoree e di sviluppare una sensibilità particolare verso i temi sociali che caratterizzeranno gran parte della sua produzione artistica. Tra le opere più significative di Ginotti, "La Nidia" rappresenta il suo primo grande successo, segnando l'inizio di una carriera costellata di riconoscimenti e di opere di grande impatto. Tuttavia, è con "La Petroleuse", realizzata nel 1887, che Ginotti raggiunge l'apice della sua espressione artistica. Quest'opera, considerata la più straordinaria e moderna tra le sue creazioni, riflette il profondo impegno sociale dell'artista e la sua capacità di cogliere le tensioni e le contraddizioni del suo tempo. Ginotti non si limita alla sola rappresentazione della realtà sociale, ma esplora anche temi classici e mitologici, come dimostra la sua scultura di Andromeda. Questa varietà tematica testimonia la versatilità dell'artista e la sua capacità di muoversi con disinvoltura tra diversi registri espressivi. Il suo stile, ricco di accenti espressivi e sensuali, si inserisce pienamente nel contesto del verismo, movimento artistico che mira a rappresentare la realtà senza idealizzazioni, dando voce alle classi sociali più umili e ai temi più scottanti dell'epoca. Ginotti, attraverso le sue opere, diventa portavoce di questo movimento, contribuendo a definirne i contorni e a promuoverne i valori. La sua opera "L'Emancipazione della schiavitu" (The Emancipation of Slavery) è un altro esempio emblematico del suo impegno sociale e della sua sensibilità artistica. Attraverso questa e altre opere, Ginotti si fa interprete delle aspirazioni di libertà e di giustizia sociale, diventando uno degli scultori più significativi del suo tempo. Giacomo Ginotti muore il 6 aprile 1897 a Torino, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere studiata e apprezzata per la profondità dei temi trattati e per la qualità della sua esecuzione scultorea. Musei e collezioni private in tutto il mondo conservano le sue opere, testimonianza della sua importanza nel panorama artistico internazionale. La biografia di Giacomo Ginotti è quindi quella di un artista profondamente radicato nel suo tempo, capace di interpretare le tensioni e le speranze di un'epoca di grandi cambiamenti. La sua arte, intrisa di realismo e di impegno sociale, continua a parlare alle generazioni future, ricordandoci il potere dell'arte di riflettere e di trasformare la realtà.