La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Giovannetti ( Lastra a Signa 1861 - ? ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Vittorio Eugenio Giovannetti, nato il 4 gennaio 1861 a Lastra a Signa, in provincia di Firenze, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un segno distintivo nel panorama artistico tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. La sua vita si dipana attraverso un periodo di grandi cambiamenti storici e culturali, e la sua arte riflette le tensioni e le aspirazioni di un'Italia in piena trasformazione. Dopo aver frequentato la scuola serale di disegno del liceo Dante di Firenze, Giovannetti si iscrisse all'Accademia di Belle Arti nel 1880-81, dove fu allievo di Augusto Passaglia. Durante gli anni di formazione, si distinse vincendo vari premi accademici, che spaziavano dallo studio dal vero e prospettiva fino alla composizione nella classe di scultura. Questi riconoscimenti anticiparono una carriera costellata di successi e di opere che avrebbero lasciato un'impronta duratura. I primi lavori di Giovannetti furono sotto la guida del suo maestro e riguardarono la facciata del Duomo di Firenze nel 1887 e le decorazioni del villino di Federigo Stibbert. Queste prime esperienze lo portarono a esporre alla Mostra regionale toscana e a realizzare decorazioni per l'Hotel Savoja e per il Padiglione fiorentino per le Esposizioni del 1896. La sua arte iniziò a farsi conoscere e apprezzare per la qualità della modellatura e per il brio che caratterizzava le sue opere. Un'esperienza significativa per Giovannetti fu il periodo trascorso a Berlino, dove lavorò sotto la guida di Wilhelm Bode ai restauri di sculture italiane conservate nel Kaiser Friederich Museum. Questo periodo all'estero gli permise di entrare in contatto con importanti antiquari italiani e di ampliare la sua visione artistica. Tornato a Firenze, nel 1912 Giovannetti lavorò alla ristrutturazione del teatro della Pergola, realizzando il bassorilievo raffigurante le arti sceniche, e iniziò una collaborazione con gli architetti Adolfo e Gino Coppedè. In questo periodo, creò anche diversi monumenti funerari per privati e opere pubbliche di rilievo, come i bassorilievi bronzei per la base del monumento di Santa Chiara in San Damiano ad Assisi e il Monumento ai caduti della stessa città, completato nel 1923. Le sue sculture si caratterizzavano per un realismo attento e una sensibilità classica, che riflettevano il suo interesse per l'antichità e le forme architettoniche classiche. Tra le sue opere più note, si annovera "Le lenti della nonna", una statuetta in marmo esposta a Torino nel 1884, e una statua rappresentante Tiziano Vecellio, esposta a Venezia nel 1887 e che incontrò il favore del pubblico. Giovannetti fu anche un membro attivo della comunità artistica, ricevendo numerosi riconoscimenti e titoli. Fu nominato Accademico Onorario nel 1910, Accademico Corrispondente nel 1917, e Accademico Residente nel 1923. Nel 1926, fu insignito del titolo di Cavaliere nell'ordine della Corona d'Italia, riconoscimento che testimonia il suo contributo all'arte e alla cultura italiana. Gli ultimi lavori di Giovannetti furono realizzati a Livorno (Palazzo delle Poste), Roma (Palazzo dell'INA), e in Toscana, dove creò altri monumenti ai caduti tra il 1923 e il 1926. La sua carriera fu prolifica e diversificata, spaziando dalla scultura monumentale a quella più intima e personale, e la sua opera continua a essere apprezzata per la sua qualità e il suo stile distintivo. Giovanni Giovannetti morì a Firenze nel 1927, lasciando un'eredità artistica che continua a essere studiata e ammirata. La sua vita e il suo lavoro sono esempi dell'impegno e della passione che caratterizzano i grandi artisti, e il suo contributo all'arte italiana rimane un punto di riferimento per le generazioni future.