La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Girometti ( Roma 1779 - 1851 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Girometti fu un incisore e scultore italiano, nato a Roma il 7 ottobre 1780, figlio di Clementina Patrizi e Lorenzo Girometti, credenziere dei principi Altieri. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida dello scultore Vincenzo Pacetti, e ben presto Girometti si distinse nel campo della glittica, ovvero l'arte di incidere gemme e cammei, una pratica che richiede grande abilità e precisione. Nel corso della sua carriera, Girometti divenne noto per la sua maestria nell'incisione di pietre dure e per la creazione di medaglie, specialmente quelle commissionate dallo Stato Pontificio e da privati. La sua abilità nel modellare il metallo e la pietra gli permise di raggiungere una grande fama in questo settore, tanto che le sue opere furono richieste da collezionisti e mecenate dell'epoca. Giuseppe Girometti ebbe anche l'opportunità di lavorare con altri artisti di rilievo, come Nicola Morelli, con cui realizzò un ritratto della granduchessa su cammeo, tratto da un modello in cera di Giovanni Antonio Santarelli. Questa collaborazione testimonia l'importanza di Girometti nel panorama artistico del suo tempo e la sua capacità di lavorare in sinergia con altri maestri dell'arte. La sua vita professionale non fu priva di sfide e controversie. Girometti entrò in conflitto con Giuseppe Cerbara, un altro incisore, per motivi economici e di prestigio. Questa rivalità culminò in un processo che coinvolse anche il figlio di Girometti, Pietro, dimostrando come le tensioni professionali potessero avere ripercussioni anche a livello personale. Nonostante le difficoltà, Girometti continuò a lavorare con passione e dedizione. Fu incaricato di realizzare importanti medaglie e di incidere i conii monetali per la Zecca Pontificia. La sua arte non si limitò alla creazione di medaglie e monete, ma si estese anche alla scultura e alla ceroplastica, come dimostrano alcune sue opere in cera. Giuseppe Girometti morì a Roma il 17 novembre 1851. La sua scomparsa lasciò un vuoto nel mondo dell'incisione e della medaglistica, ma il suo lascito artistico continuò a vivere attraverso le sue opere. Fu sepolto nella chiesa di Santa Maria del Popolo, dove aveva personalmente scolpito l'autoritratto e l'epitaffio per la propria tomba, un ultimo gesto di un artista che dedicò la sua vita all'arte fino all'ultimo respiro. Le sue opere sono oggi conservate in importanti collezioni e musei, tra cui il Cabinet des Médailles della Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi e il Metropolitan Museum of Art. I suoi cammei, in particolare, sono esempi di grande abilità e raffinatezza, e sono apprezzati per lo stile neo-etrusco e per la firma "GIROMETTI" che li contraddistingue. Giuseppe Girometti fu un artista che seppe incarnare lo spirito del suo tempo, unendo la tradizione classica con le esigenze e i gusti del suo tempo. La sua vita e la sua opera rimangono un esempio di dedizione e di talento nel mondo dell'arte, e la sua figura continua a essere studiata e ammirata da studiosi e appassionati di numismatica e glittica.