La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Filippo Giulianotti ( Genova 1852 - Roma 1903 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Filippo Silvestro Giulianotti fu uno scultore italiano di rilievo, nato a Genova nel 1852 e deceduto a Roma il 5 marzo 1903. La sua formazione artistica ebbe inizio presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti nella sua città natale, dove studiò sotto la guida dello scultore Santo Varni, un artista di grande influenza nell'ambito della scultura genovese dell'epoca. Giulianotti si distinse per la sua abilità nel maneggiare materiali come il marmo e il bronzo, e per la sua capacità di fondere insieme realismo e simbolismo nelle sue opere. La sua produzione artistica fu caratterizzata da un forte senso del dettaglio e da una profonda comprensione della forma umana, che gli permisero di creare sculture di notevole espressività e impatto emotivo. Tra le sue opere più note vi è il Monumento a Giuseppe Mazzini, situato nell'Emiciclo Garibaldi a Sassari, realizzato nel 1889. Questo lavoro riflette l'ammirazione di Giulianotti per Mazzini e il suo contributo al Risorgimento italiano. Il monumento è un esempio della capacità dell'artista di catturare non solo le fattezze fisiche del soggetto, ma anche il suo spirito e i suoi ideali. Un altro importante contributo di Giulianotti alla scultura pubblica fu il busto di Giuseppe Mazzini, collocato nel municipio di Forlì nel 1890. Quest'opera, insieme al monumento di Sassari, testimonia l'interesse dell'artista per le figure storiche e il suo impegno nel perpetuare la loro memoria attraverso l'arte. Giulianotti partecipò a numerosi concorsi e mostre, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti per il suo lavoro. Nel 1890, ad esempio, fu tra i finalisti del concorso per il monumento a Goffredo Mameli a Roma, un'occasione che gli permise di confrontarsi con altri scultori di spicco dell'epoca. La sua opera "Di sott'acqua", un busto in bronzo, fu esposta all'Esposizione di Torino del 1884, ricevendo attenzioni e lodi per la sua qualità artistica e la sua originale interpretazione del tema. Questa scultura è un esempio della sua abilità nel rappresentare la figura umana con una forte carica emotiva e una tecnica impeccabile. Nonostante la sua morte prematura all'età di 51 anni, Giulianotti lasciò un'eredità duratura nel campo della scultura italiana. Le sue opere continuano a essere studiate e ammirate per la loro bellezza e per la loro importanza storica e culturale. La sua capacità di esprimere ideali e sentimenti attraverso la scultura lo rende una figura di spicco nell'arte italiana dell'Ottocento. Giulianotti fu attivo in un periodo di grande fermento culturale in Italia, un'epoca in cui l'arte era profondamente legata agli eventi storici e sociali del paese. La sua scultura rifletteva le tensioni e le aspirazioni di un'epoca in cui l'Italia stava cercando la propria identità nazionale e culturale dopo l'unificazione. Le sue opere si trovano in diverse collezioni pubbliche e private e sono spesso oggetto di studi e ricerche. La sua influenza si estende oltre i confini della sua città natale, con opere che si trovano in varie parti d'Italia, testimoniando la sua reputazione e il suo impatto sull'arte del suo tempo. In conclusione, Filippo Silvestro Giulianotti fu uno scultore che seppe incarnare lo spirito del suo tempo, interpretando con maestria e sensibilità i temi del suo contesto storico e culturale. La sua opera continua a essere un punto di riferimento per gli studiosi di arte e per tutti coloro che apprezzano la scultura italiana dell'Ottocento.