La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Luigi Gori ( Firenze 1838 - 1921 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Luigi Gori, nato a Firenze nel 1838, è stato un incisore e medaglista italiano di grande talento, la cui opera ha lasciato un segno indelebile nella storia della numismatica e della medaglistica. La sua formazione artistica ebbe inizio all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove studiò disegno e scultura, affinando le sue abilità e la sua sensibilità artistica. Questo periodo di apprendistato fu fondamentale per lo sviluppo del suo stile distintivo e della sua tecnica raffinata. Nel 1855, Luigi Gori iniziò la sua carriera come incisore apprendista alla Zecca di Firenze, e già l'anno successivo, nel 1856, succedette al suo maestro Niderost, assumendo un ruolo di grande responsabilità e prestigio. Durante la sua carriera, Gori incise numerosi conii per la zecca granducale, contribuendo a creare alcune delle monete e delle medaglie più significative del suo tempo. Una delle sue opere più note è il Fiorino del 1859, coniato per il Governo Provvisorio della Toscana dopo l'esilio del granduca Leopoldo II. Questa moneta, che rappresenta un esempio eccellente della numismatica dell'epoca, mostra sul dritto il Marzocco, il leone simbolo di libertà, con il tricolore, e intorno la scritta "GOVERNO PROVVISORIO DELLA TOSCANA". In esergo, lo stemma del Guicciardini, che fu direttore della zecca prima di Ridolfi, e la firma di Luigi Gori. Sul rovescio, il giglio araldico di Firenze è circondato dalla dicitura "QUATTRINI CENTO", con l'indicazione del valore "FIORINO" e il millesimo 1859. Un altro capolavoro di Gori è la medaglia con l'effige di Giuseppe Garibaldi, coniata nel 1862 dal Laboratorio Rossi & Fratelli Gori di Firenze. Questa medaglia, di 43 mm di diametro, presenta sul dritto un ritratto frontale e in rilievo di Garibaldi, con il motto "ROMA O MORTE" e la scritta "FERITO IL 29 AGOSTO 1862". La firma "LAB. ROSSI & F.LLI GORI" corre lungo il bordo rialzato del busto. Al rovescio, la dedica ai volontari d'Aspromonte e la data "23 NOV. 1862", con un Fascio Repubblicano. Luigi Gori non si limitò alla creazione di monete e medaglie, ma la sua firma appare anche su opere commemorative di grande importanza, come la medaglia per il sesto centenario di Dante, quelle in onore di Galileo, Wichow e Duprè, e su una medaglia offerta dai volontari dell'Aspromonte al medico Ferdinando Zanetti, che curò Garibaldi dalle ferite. La sua abilità e la sua fama crebbero tanto che divenne socio corrispondente di prestigiose istituzioni come la reale accademia di Urbino e la Scuola di arti decorative. La sua influenza si estese anche oltre i confini italiani, con alcune opere create per la Repubblica di San Marino. Luigi Gori fu anche un attento osservatore del suo tempo, e le sue opere riflettono non solo la maestria tecnica ma anche un profondo senso di appartenenza e di impegno civile. La sua arte era un ponte tra la tradizione classica e le esigenze espressive del suo tempo, unendo la precisione dell'incisore alla sensibilità dell'artista. La sua lunga e produttiva carriera continuò fino alla sua morte nel 1921, lasciando un'eredità di opere che ancora oggi sono studiate e ammirate per la loro bellezza e per la loro importanza storica e artistica. Luigi Gori non fu solo un incisore e un medaglista, ma un vero artista che seppe imprimere la sua visione e il suo talento in ogni pezzo che creò, rendendo la sua opera un punto di riferimento per le generazioni future.