La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Grandi ( Ganna 1843 - 1894 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Grandi fu uno scultore italiano di grande rilievo, attivo principalmente a Milano durante la seconda metà del XIX secolo. Nato il 17 ottobre 1843 a Ganna, in Valganna, nel Varesotto, Grandi proveniva da una famiglia modesta. Suo padre, Francesco Giuseppe, era un falegname e sua madre, Marianna Cerutti, una casalinga. Terzo di sei fratelli, Grandi iniziò il suo percorso artistico a soli tredici anni, quando intraprese un apprendistato presso il laboratorio di un artigiano a Bisuschio, un paese vicino alla sua città natale. Qui apprese le tecniche di base per il trattamento del marmo, scoprendo un talento innato per la scultura. Con l'obiettivo di perfezionare la sua arte, Grandi fu inviato a Milano, dove continuò la sua formazione sotto la guida di maestri come Francesco Pelitti e i fratelli Boni, noti per la loro fornace di terrecotte. Collaborò anche con Lorenzo Vela, uno scultore italo-svizzero e docente aggiunto alla scuola di ornato presso l'Accademia di Brera. La sua formazione a Milano fu fondamentale per lo sviluppo del suo stile e per l'inserimento nel contesto artistico della città. Nel 1860, a diciassette anni, Grandi vinse il concorso Canonica con una scultura intitolata "Ulisse", che segnò l'inizio della sua carriera professionale. Dopo un periodo a Torino, dove lavorò su una scultura verista di Tabacchi, Grandi fece ritorno a Milano e si unì alla Scapigliatura lombarda, un movimento artistico che si opponeva all'academicismo e cercava nuove forme espressive. In questo contesto, Grandi strinse amicizia con artisti come Cremona e Ranzoni, condividendo con loro una ricerca comune di effetti luministici e una posizione anti-accademica. Tra le opere più note di Grandi vi è il monumento a Cesare Beccaria, realizzato nel 1871, che rappresenta un esempio della sua capacità di evocare i gesti intimi dei grandi personaggi storici. Altre opere significative includono il "Paggio di Lara" del 1873 e il "Maresciallo Ney" del 1874, quest'ultimo una scultura che celebra il generale francese Michel Ney, noto per il suo carattere forte e assertivo. Nel 1881, Grandi vinse un concorso pubblico per la realizzazione di un monumento dedicato alle Cinque Giornate di Milano, da erigere in piazza di Porta Vittoria. Lavorò intensamente a questo progetto per tredici anni, creando composizioni, modelli e fusioni in bronzo, e allestendo persino una piccola menagerie di animali come modelli dal vivo per l'opera. Per ogni giorno delle Cinque Giornate, fece posare diversi modelli noti, ma purtroppo morì nel 1894, prima di poter vedere il suo lavoro completato e inaugurato. La città di Milano ha riconosciuto il contributo di Grandi alla cultura artistica rinominando una piazza in suo onore. La sua opera è stata apprezzata per la capacità di rievocare con plasticità i momenti intimi e le grandi gesta del Risorgimento italiano, e per la ricerca di effetti luministici nella scultura, che si distaccava dalla levigatezza neoclassica e dalla lucidità dell'arte romantica. Giuseppe Grandi morì il 30 novembre 1894 nella sua città natale, Ganna, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere sono esposte in varie collezioni e musei, tra cui la Galleria d'Arte Moderna di Milano, e continuano a essere studiate e ammirate per la loro originalità e per l'impatto che hanno avuto sulla scultura italiana dell'epoca.