La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Emilio Greco ( Catania 1913 - Roma 1995 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Emilio Greco fu uno scultore, incisore, medaglista, scrittore e poeta italiano, nato l'11 ottobre 1913 a Catania, in Sicilia, e deceduto il 4 aprile 1995 a Roma. La sua vita e la sua arte si intrecciano con la storia del Novecento, lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico internazionale. La giovinezza di Greco fu segnata da un precoce ingresso nel mondo del lavoro: a soli tredici anni, dopo una malattia del padre, fu costretto a lasciare la scuola per diventare apprendista in una bottega di scultore di monumenti funerari. Questa esperienza gli permise di apprendere rapidamente le tecniche di lavorazione del marmo e di iniziare a modellare nella creta, ispirandosi alle opere classiche. Nonostante le modeste condizioni economiche della sua famiglia, Greco non smise mai di coltivare la sua passione per l'arte. Nel 1933, all'età di vent'anni, espose per la prima volta le sue opere grafiche al Circolo Artistico di Catania e, successivamente, al Teatro Massimo di Palermo. L'anno seguente, superò gli esami di ammissione all'Accademia di Belle Arti di Palermo, dove si diplomò dopo diciotto mesi di servizio militare. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Greco fu chiamato alle armi e combatté in Albania e in Africa. Tuttavia, non appena ebbe l'opportunità, si trasferì a Roma, dove nel 1943 aprì il suo studio. La capitale italiana divenne il suo luogo di elezione, un ambiente ricco di stimoli artistici e culturali che influenzarono profondamente il suo lavoro. Nel dopoguerra, la carriera di Greco prese una svolta decisiva: iniziò ad esporre le sue opere e a ricevere riconoscimenti importanti, come il premio alla Quadriennale di Roma nel 1952 e il Gran Premio della Scultura alla Biennale di Venezia nel 1956. Insegnò scultura a Roma, Carrara e Napoli, e nel 1952 vinse la cattedra di scultura all'Accademia di Carrara, un incarico che mantenne per diversi anni. Le opere di Greco sono caratterizzate da una forte influenza della tradizione classica, in particolare dell'arte greca, romana ed etrusca. I suoi soggetti preferiti erano le figure femminili, ritratti e nudi, che scolpiva in bronzo e marmo con forme allungate e volumetriche, spesso con teste perfettamente rotonde. Nonostante la sua predilezione per i temi classici, Greco non esitò a ricevere commissioni di carattere religioso, come le porte del Duomo di Orvieto e il monumento a Papa Giovanni XXIII in San Pietro. Tra le sue opere più celebri si annoverano il Monumento a Pinocchio del 1953, situato a Collodi, e le porte bronzee per il Duomo di Orvieto, realizzate tra il 1962 e il 1964. Quest'ultima commissione, inizialmente accolta con scarso entusiasmo, si trasformò in un'opera di grande impatto una volta che il tema fu cambiato nelle Opere di Misericordia Corporale, un soggetto che Greco sentiva affine ai suoi valori. Nel corso della sua carriera, Greco espose in numerose mostre personali e collettive in tutto il mondo, stabilendo la sua reputazione internazionale. Le sue sculture sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui la Tate Gallery di Londra, l'Hermitage di San Pietroburgo, il Museu Coleção Berardo di Lisbona e il Museo Hawke's Bay in Nuova Zelanda. Oltre alla scultura, Greco si dedicò anche alla grafica, alla medaglistica e alla scrittura, pubblicando una raccolta di racconti e poesie intitolata "Lo Jonio Corrusco Di Vento" nel 1980, arricchita dalle sue illustrazioni. La sua attività letteraria rifletteva la stessa sensibilità artistica presente nelle sue opere scultoree, con un forte interesse per il volume e la relazione tra le forme. Il Museo Emilio Greco di Orvieto, inaugurato nel 1991, raccoglie le sue opere principali, tra cui ventisei sculture e sessanta opere grafiche, testimonianza della sua prolifica produzione artistica. Anche il Museo Nazionale d'Abruzzo a L'Aquila e il Museo Greco a Sabaudia conservano importanti collezioni delle sue opere. Emilio Greco morì a Roma nel 1995, lasciando un'eredità artistica che continua a essere apprezzata e studiata per la sua capacità di coniugare la tradizione classica con un linguaggio scultoreo personale e riconoscibile.