La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Luigi Gregori ( Piacenza 1818 - 1888 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Luigi Gregori, nato a Bologna il 18 luglio 1819 e deceduto prima dell'anno 1883, è stato un artista italiano di notevole talento, la cui vita e opera si sono intrecciate con alcuni dei momenti e dei luoghi più significativi dell'arte e della cultura del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò presto, all'età di quattordici anni, quando divenne apprendista dell'artista bolognese Giovanni Battista Frulli. Questo periodo formativo gli permise di immergersi nell'arte dell'antichità e di studiare le opere di artisti locali come i Carracci e Guido Reni. La morte di Frulli nel 1837 non fermò il suo percorso di crescita artistica; anzi, Gregori continuò a esplorare e a sviluppare il suo stile e le sue competenze. Nel 1840, Gregori si trasferì a Roma, dove si iscrisse all'Accademia di San Luca e studiò sotto la guida di Tommaso Minardi. Minardi era un importante esponente del movimento Purismo, che rifiutava il neoclassicismo popolare dell'epoca e mirava a emulare gli artisti del Quattrocento, come Fra Angelico e Pietro Perugino. L'influenza di Minardi e del Purismo fu determinante per Gregori, che si dedicò intensamente allo studio dei maestri del XV secolo. Fu anche ispirato dall'attenzione del Purismo all'immaginario religioso e devozionale, in contrasto con le tendenze sempre più secolari dell'arte contemporanea. Dopo la sua formazione all'Accademia, Gregori lavorò al Vaticano come artista residente, dove gli fu commissionato un ritratto di Papa Pio IX. Tuttavia, si dice che fosse frustrato dalla preferenza del Papa per il restauro delle opere d'arte vaticane esistenti piuttosto che per la creazione di nuove opere. Nel 1874, fu invitato dal Rev. Edward Sorin, in visita alla corte papale, a diventare artista residente presso l'Università di Notre Dame, dove rimase per diciassette anni. Durante questo periodo, produsse la maggior parte delle sue opere e decorò la Basilica del Sacro Cuore, l'edificio principale, St. Edward's Hall e altri. Tra le sue opere più note ci sono i murales di Colombo (1881-1884), una serie di dodici murales che raffigurano la vita e i viaggi dell'esploratore genovese Cristoforo Colombo, situati all'interno dell'edificio principale dell'Università di Notre Dame. Questi murales sono considerati tra i suoi contributi più significativi all'arte statunitense. Gregori ha anche contribuito alla decorazione della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Filadelfia, Pennsylvania, dipingendo San Francesco di Sales, San Patrizio e San Vincenzo de' Paoli. La sua opera non si limitò alla pittura murale; Gregori fu anche un apprezzato insegnante, trasmettendo le sue conoscenze e la sua passione per l'arte ai suoi studenti all'Università di Notre Dame. La sua eredità artistica è testimoniata non solo dalle sue opere, ma anche dal profondo impatto che ha avuto sull'ambiente artistico e culturale in cui ha vissuto e lavorato. Nel 1890, Gregori fece ritorno in Italia, dove ricevette una medaglia d'oro per le arti. Morì a Firenze nel 1896, lasciando dietro di sé un'eredità di opere che continuano a essere studiate e ammirate per la loro bellezza e significato storico. La sua vita e il suo lavoro riflettono l'evoluzione dell'arte e della cultura del suo tempo, e il suo contributo all'arte italiana e internazionale rimane un importante capitolo nella storia dell'arte.