La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Guastalla ( Firenze 1867 - Roma 1952 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Guastalla nacque a Firenze il 2 luglio 1867, in una famiglia di origine piemontese che si trasferì a Roma dopo l'annessione al Regno d'Italia. Le informazioni sul suo primo apprendistato artistico sono scarse, ma si ipotizza che potrebbe essere stato indirizzato alla scultura da un parente, Carlo Guastalla. Durante la sua carriera, Giuseppe Guastalla si distinse per la creazione di opere che spaziavano tra soggetti storici, allegorici, busti di uomini illustri, e temi di genere. Uno dei momenti salienti della sua carriera fu la partecipazione al concorso per il Monumento ad Alberico Gentili, giureconsulto e filosofo del Cinquecento, da erigere nella sua città natale, San Ginesio. Già nel 1875, in un clima liberale e anticlericale seguito al processo risorgimentale, era stato costituito un comitato internazionale per onorare la memoria di Gentili come martire del libero pensiero. Guastalla prevalse su altri concorrenti come Carlo Panati e Giuseppe Inghilleri, ispirandosi al Monumento a Giordano Bruno del suo maestro Ferrari. Ideò una figura stante in atteggiamento meditativo, caratterizzata da una forte tensione morale e da una verosimiglianza storica legata al verismo accademico. Nel 1889, avanzò istanza al Comune di Roma per eseguire un'erma per la passeggiata del Pincio. L'anno successivo, espose alla Mostra della città di Roma il gesso patinato "Sorpresa piacevole!" e, nel 1891, all'Esposizione di belle arti di Palermo, presentò l'opera "Gavinana 1530", raffigurante la morte di Francesco Ferrucci. Quest'ultima opera gli assicurò una prima notorietà. I lavori successivi furono presentati in serie cronologica attraverso la periodica comparsa alle esposizioni, alternando soggetti storici a quelli di altro genere. Nel 1907, scolpì i busti di Mario Pagano per il Pincio e di Fra Pantaleo per il Gianicolo. Due anni prima, aveva partecipato al concorso per il Monumento ad Alberico Gentili, evidenziando la sua capacità di interpretare e rappresentare figure storiche e intellettuali con profondità e sensibilità artistica. La sua produzione artistica è stata caratterizzata da un'alternanza di soggetti storici, allegorici a destinazione pubblica, busti di uomini illustri, temi di genere e studi. Questa varietà testimonia la versatilità di Guastalla come scultore e la sua capacità di adattarsi a diversi contesti e richieste, mantenendo sempre un alto livello di qualità e coerenza artistica. Per quanto riguarda le sue opere, Guastalla realizzò anche il busto di Cesare Battisti, che rappresenta un altro esempio significativo del suo talento nel catturare l'essenza e il carattere dei suoi soggetti. Questa opera, in particolare, dimostra la sua abilità nel trasmettere non solo l'aspetto fisico ma anche lo spirito e i valori delle persone che ritraeva. Giuseppe Guastalla morì a Roma il 15 gennaio 1952, lasciando un'eredità duratura nel campo della scultura italiana. La sua opera è un prezioso contributo alla storia dell'arte in Italia, caratterizzata da un profondo senso di realismo, una forte tensione morale e una notevole capacità di interpretazione storica e biografica. La sua abilità nel rappresentare figure storiche e intellettuali con autenticità e profondità lo ha reso uno degli scultori più rispettati e apprezzati del suo tempo.