La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Temistocle Guerrazzi ( Livorno 1806 - 1884 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Temistocle Guerrazzi fu uno scultore italiano nato a Livorno nel 1806 e deceduto nella stessa città nel 1884. La sua vita e la sua opera si inseriscono nel contesto dell'arte italiana dell'Ottocento, un periodo di grandi cambiamenti politici e culturali che influenzarono profondamente l'arte e la società. Guerrazzi iniziò il suo percorso artistico a Seravezza, dove apprese i primi rudimenti della scultura. Nel 1824, si trasferì a Roma, dove fu ospitato dalla famiglia Bichi che lo introdusse allo scultore Andrea Tenerani, allievo di Bertel Thorvaldsen. A Roma, Guerrazzi si iscrisse alla classe di scultura dell'Accademia di San Luca e frequentò contemporaneamente lo studio del Tenerani. Durante questo periodo, ottenne diversi premi nei concorsi scolastici e iniziò a farsi conoscere nel panorama artistico. Nel 1828, Guerrazzi fu ammesso alla classe filologica dell'Università Pontificia al secondo anno del corso di Archeologia, sotto la guida di Antonio Nibby. L'anno successivo, partecipò all'Esposizione di Siena con il busto di Giovanni Belloni e realizzò opere per diverse personalità dell'epoca. Nel 1831, lasciò Roma per frequentare i corsi di scultura a Siena e a Firenze, e verso la fine degli anni '30 iniziò a collaborare con un laboratorio di Livorno, alternando i soggiorni tra Roma e la città d'origine. Nel 1839, propose al comune di Pietrasanta l'erezione di un monumento al Granduca Leopoldo II in piazza del Duomo a Pietrasanta. Durante l'esecuzione di quest'opera, Guerrazzi subì un grave infortunio che lo portò alla perdita della gamba sinistra. Nonostante ciò, l'opera fu portata a termine sotto la sua supervisione e quella del suo maestro Tenerani, e fu inaugurata nel 1849. Guerrazzi è noto per aver realizzato manufatti e sculture funerarie di pregio, tra cui alcune opere presenti nel cimitero greco ortodosso di Livorno. Le sue sculture sono state apprezzate per la loro qualità artistica e per il contributo alla memoria storica e culturale delle comunità per cui furono realizzate. Un esempio è il busto scolpito da Guerrazzi nel 1864 per la tomba di Bini nel cimitero di Salviano. Oltre alla scultura funeraria, Guerrazzi contribuì al patrimonio artistico italiano con opere di diversa natura, come dimostrato dalla sua presenza in collezioni e mostre. Le sue opere si inseriscono nel contesto del Naturalismo seicentesco e sono state esposte in importanti palazzi e collezioni, testimoniando la sua abilità e la sua fama come scultore. Nonostante la perdita della gamba e le difficoltà che ne conseguirono, Guerrazzi continuò a lavorare e a insegnare, trasmettendo il suo sapere e la sua passione per l'arte. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e apprezzata anche dopo la sua morte, come dimostrato dai contributi bibliografici a lui dedicati e dalla presenza delle sue opere in cataloghi e mostre. La vita e l'opera di Temistocle Guerrazzi si intrecciano con la storia dell'Italia dell'Ottocento, un periodo di grandi trasformazioni politiche e culturali. La sua arte riflette le tensioni e le aspirazioni di un'epoca in cui l'Italia stava cercando la propria identità nazionale e culturale. Guerrazzi, con la sua scultura, ha contribuito a plasmare l'immagine e la memoria di quel periodo storico, lasciando un segno indelebile nel patrimonio artistico italiano.