La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Angelo LaNaia ( Adrano 1884 - Firenze 1968 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Angelo La Naia fu uno scultore italiano nato il 14 novembre 1884 ad Adrano, in Sicilia, in una famiglia di umili origini che viveva di agricoltura. Fin da giovane, La Naia mostrò un'inclinazione per le arti visive, incoraggiato a perseguire la pittura da Nicolò Lauricella e Giuseppe Guzzardi. Dopo aver studiato per un periodo sotto la guida di Guzzardi e in una scuola d'arte locale, La Naia si trasferì a Firenze, dove avrebbe vissuto con due sorelle orfane. Una di loro, Emilia Bellati, divenne la musa di molte delle sue opere e la sua compagna di vita; La Naia la sposò solo due giorni prima della sua morte, il 14 giugno 1968. Durante la sua carriera produttiva, Angelo La Naia si dedicò non solo alla pittura ma anche alla scultura e all'architettura, dimostrando una versatilità notevole nel campo delle arti visive. Tra i suoi lavori più significativi si annoverano il Monumento Funebre alla madre Maria Rosa Costanzo e al cugino Neri Nicolò, il busto in bronzo di Giuseppe Guzzardi nel Giardino della Vittoria ad Adrano, e il busto in bronzo del Tenente Alì, anch'esso situato nel Giardino della Vittoria. La Naia realizzò anche il Monumento ai caduti nella guerra 1915/18, originariamente collocato nel Giardino della Vittoria e successivamente spostato in piazza A. Diaz. La sua abilità nel ritrarre figure storiche si manifestò anche attraverso i ritratti di personaggi illustri come Giordano Bruno, Mario Rapisardi, Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Cavour e Mazzini. Tra le sue opere di carattere religioso, si distinguono l'Apparizione dell'Angelo a San Nicolò Politi (1924-1927) nella Chiesa Madre di Adrano, San Nicolò entra nella grotta dell'Aspicuddu e San Nicolò orante davanti alla grotta dell'Aspicuddu, entrambe realizzate nello stesso periodo e situate rispettivamente nella Chiesa Madre e nella chiesa di Sant'Agostino ad Adrano. Inoltre, creò l'Apotheosi di Santa Teresa del Bambin Gesù per la Chiesa del Rosario, sempre ad Adrano. La Naia fu anche nominato istruttore di disegno presso l'Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove ebbe l'opportunità di influenzare e formare le future generazioni di artisti. La sua vita fu segnata da un profondo legame con la sua terra natale, la Sicilia, che rimase una fonte costante di ispirazione per la sua arte. Nonostante le sue umili origini, Angelo La Naia riuscì a lasciare un'impronta significativa nel mondo dell'arte italiana, attraverso la sua dedizione e il suo talento poliedrico. La sua capacità di spaziare tra diverse forme d'arte e la sua attenzione ai dettagli lo resero un artista apprezzato e rispettato dai suoi contemporanei. La Naia morì il 16 giugno 1968, lasciando dietro di sé un'eredità artistica di grande valore, che continua a essere studiata e ammirata. Le sue opere sono testimonianza della sua abilità tecnica e della sua sensibilità artistica, elementi che lo hanno reso uno degli scultori più interessanti del suo tempo. La sua vita e il suo lavoro rimangono un esempio di come la passione e la dedizione possano superare le barriere sociali e economiche, permettendo agli artisti di raggiungere il riconoscimento e di lasciare un segno indelebile nella storia dell'arte.