La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Vittorio Lavezzari ( Genova 1864 - 1938 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Alessandro Lazzerini, nato a Carrara il 7 novembre 1860 e deceduto nella stessa città l'8 gennaio 1942, è stato uno scultore italiano la cui arte ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. Discendente da una stimata famiglia di scultori e plasticatori le cui origini risalgono al '600, Alessandro Lazzerini ha ereditato e portato avanti con maestria e dedizione la tradizione familiare. Suo padre, Giuseppe Lazzerini (1831-1895), professore all'Accademia di Carrara e già allievo del Bartolini, ha sicuramente influenzato la formazione artistica e la carriera del giovane Alessandro, preparandolo a diventare un eccellente ritrattista e un abile scultore, soprattutto in composizioni monumentali e ricche di allegorie. La formazione di Alessandro Lazzerini si è svolta presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove ha avuto l'opportunità di studiare sotto la guida di suo padre Giuseppe e di Ferdinando Pelliccia. Questo periodo di studi gli ha permesso di affinare le sue tecniche scultoree e di sviluppare uno stile personale che lo ha distinto nel corso della sua carriera. Dopo gli studi, Lazzerini si è trasferito a Firenze, città che all'epoca era un importante centro culturale e artistico, dove ha potuto immergersi in un ambiente stimolante e confrontarsi con le correnti artistiche del tempo. Tra le opere più significative di Alessandro Lazzerini si annoverano il monumento di Don Carlo di Capua per la Villa di Marlia, il busto marmoreo, il gruppo allegorico "Verso la gloria" a Camogli, la statua di Giuseppe Mazzoni a Prato, e il monumento al compositore Pergolesi a Jesi. Queste opere testimoniano la versatilità di Lazzerini e la sua capacità di esprimersi attraverso differenti temi e materiali, mantenendo sempre un alto livello di esecuzione e una profonda sensibilità artistica. Uno dei progetti più ambiziosi e prestigiosi a cui Alessandro Lazzerini ha lavorato è stato il monumento nazionale a Francesco Petrarca, situato ad Arezzo. Quest'opera, oltre ad essere il più imponente mai dedicato al poeta, rappresenta il più grande gruppo scultoreo di Arezzo e provincia. Realizzato in marmo bianco statuario di Carrara, il monumento pesa circa 240 tonnellate, misura 14 metri in lunghezza, 8 metri in profondità e 12 metri in altezza, e conta almeno 20 personaggi che si sviluppano tra stiacciato, bassorilievo, altorilievo e tutto tondo. La realizzazione di quest'opera ha richiesto un impegno notevole e ha consolidato la reputazione di Lazzerini come uno degli scultori più talentuosi e capaci del suo tempo. Oltre alle sue numerose commissioni, Alessandro Lazzerini ha svolto un ruolo significativo per la città di Arezzo, essendo l'esecutore di opere importanti come il bassorilievo raffigurante Giorgio Vasari, collocato nel primo pilastro delle Logge Vasari, e il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, situato al centro del cimitero monumentale di Arezzo. Queste opere, insieme al monumento a Francesco Petrarca, testimoniano l'importanza di Lazzerini non solo come scultore, ma anche come figura chiave nella vita culturale e artistica di Arezzo. La carriera di Alessandro Lazzerini è stata caratterizzata da un costante impegno artistico, dalla ricerca della perfezione tecnica e da una profonda sensibilità verso i temi trattati. Le sue opere, ricche di pathos e di significato, continuano a essere ammirate e studiate, rappresentando un prezioso contributo alla storia dell'arte italiana. La sua eredità artistica, insieme alla sua capacità di innovare nel rispetto della tradizione, rende Alessandro Lazzerini una figura di spicco nel panorama della scultura italiana tra il XIX e il XX secolo.