La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pietro Leber ( Lugano 1829 - Como 1892 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Luigi Legnani, nato a Ferrara il 29 dicembre 1851 e deceduto nella stessa città l'11 settembre 1910, è stato uno scultore e pittore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del suo tempo. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grande fermento culturale in Italia, caratterizzato da una ricerca stilistica che spaziava dal neoclassicismo al simbolismo, fino alle avanguardie del Novecento. Legnani si formò artisticamente nella sua città natale, Ferrara, dove frequentò la scuola d'arte civica. Tra i suoi maestri vi fu lo stesso Luigi Legnani, un omonimo più anziano, che gli trasmise le basi della scultura e della pittura. Durante gli anni della sua formazione, Legnani ottenne un premio nell'anno scolastico 1894-95, segno del riconoscimento del suo talento e della sua dedizione all'arte. La sua carriera artistica fu segnata da una produzione prolifica e variegata, che spaziava dalla scultura funeraria, molto in voga all'epoca, alle opere pubbliche e private. Legnani lavorò su modelli forti che rappresentavano un gusto diffuso nelle diverse situazioni locali, e la sua abilità gli permise di ricevere committenze non solo in Italia ma anche all'estero. Le sue opere si trovano nei cimiteri spagnoli di Siviglia, Valencia e Granada, dove la radicata cultura cristiana favoriva la raffigurazione di soggetti devozionali di maggiore intensità spirituale. Nel contesto della scultura funeraria, Legnani si distinse per la sua capacità di interpretare e trasmettere il sentimento religioso e la riflessione sul tema della morte con equilibrio tra realismo e armonia decorativa. Questo aspetto della sua arte è ben rappresentato dalle sue opere presenti nella Certosa di Ferrara, il cimitero monumentale della città, dove si possono ammirare busti e statue che sono esempi pregevoli di iconografia funeraria. Tra le sue realizzazioni più note, vi è la curiosa allegoria dell'Industria, che Legnani avrebbe dovuto rappresentare ma che, per ragioni non note, non fu mai completata. Nonostante ciò, la sua fama non ne risentì, e il suo nome rimase legato a opere di grande valore artistico e simbolico. Legnani fu anche un pittore, sebbene la sua attività in questo campo sia meno documentata rispetto a quella scultorea. La sua versatilità artistica gli permise di esplorare diverse tecniche e stili, testimoniando la sua ricerca continua di nuove forme espressive. La sua opera fu apprezzata non solo dal pubblico ma anche dalla critica dell'epoca, che lo riconobbe come uno degli scultori più significativi del suo tempo. La sua abilità nel modellare il marmo e altri materiali gli permise di creare opere di grande impatto visivo e emotivo, che ancora oggi sono in grado di suscitare ammirazione e rispetto. Luigi Legnani morì a Ferrara all'età di 58 anni, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue sculture, presenti in numerosi luoghi pubblici e cimiteri, continuano a testimoniare la sua maestria e la sua sensibilità artistica. La sua figura è ricordata e studiata non solo a Ferrara ma anche in ambito internazionale, come uno degli esponenti più rappresentativi dell'arte scultorea italiana di fine Ottocento e inizio Novecento.