La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pietro Levi ( Mendrisio 1874 - ? ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
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La richiesta di generare una biografia dettagliata del "scultore Pietro Levi" non può essere soddisfatta come richiesto per una ragione fondamentale: non esistono informazioni disponibili su un artista specifico con questo nome tra i risultati di ricerca forniti. Tuttavia, è possibile che ci sia stata una confusione o un errore di digitazione riguardo al nome dell'artista in questione. I risultati di ricerca includono informazioni su diverse personalità artistiche e intellettuali, tra cui Primo Levi, Carlo Levi, e Pietro Consagra, che sono figure ben note nei loro rispettivi campi, ma nessuna corrisponde esattamente alla descrizione di "Pietro Levi scultore". Primo Levi (1919-1987) era un chimico, scrittore e sopravvissuto all'Olocausto, noto per le sue opere letterarie che riflettono sulla tragedia della Shoah e sulla sua esperienza nei campi di concentramento nazisti. Carlo Levi (1902-1975), d'altra parte, era un pittore, scrittore e attivista politico, celebre per il suo libro "Cristo si è fermato a Eboli", che descrive la sua esperienza di confino in Basilicata durante il regime fascista. Pietro Consagra (1920-2005) era uno scultore di rilievo, noto per le sue opere astratte e per il suo contributo significativo all'arte contemporanea. Se l'intenzione era riferirsi a Pietro Consagra, possiamo dire che era un artista che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'arte scultorea del XX secolo. Nato a Mazara del Vallo, Trapani, il 6 ottobre 1920, Consagra si è distinto per la sua ricerca costante di nuove forme espressive e materiali. La sua visione artistica era profondamente radicata nell'astrattismo, con un interesse particolare per la "frontalità" delle sculture, che rompeva con la tradizione della tridimensionalità. Questo approccio innovativo ha permesso a Consagra di esplorare nuove relazioni spaziali tra l'opera d'arte e l'osservatore, rendendo la percezione un elemento attivo e dinamico dell'esperienza artistica. Consagra ha iniziato la sua carriera artistica esplorando diversi materiali, tra cui legno, bronzo e acciaio, e ha partecipato attivamente al dibattito culturale e artistico del suo tempo. La sua partecipazione alla Biennale di Venezia e ad altre importanti mostre internazionali ha consolidato la sua reputazione come uno dei principali scultori del dopoguerra. Oltre alla sua pratica scultorea, Consagra ha contribuito al discorso artistico attraverso scritti teorici e ha partecipato a progetti che miravano a integrare l'arte nell'ambiente urbano e sociale, come nel caso della ricostruzione di Gibellina, una città siciliana distrutta da un terremoto nel 1968. La filosofia artistica di Consagra si è evoluta nel corso degli anni, ma è rimasta sempre fedele all'idea che l'arte dovesse essere un mezzo per esplorare e comprendere la realtà in modi nuovi e profondi. La sua opera "La Città Frontale" rappresenta uno degli esempi più emblematici di questa visione, proponendo un modello di spazio urbano in cui le sculture diventano elementi costitutivi di un dialogo continuo con l'ambiente circostante. Pietro Consagra è deceduto il 16 luglio 2005 a Milano, lasciando un'eredità duratura nel campo dell'arte scultorea. La sua ricerca incessante di nuove forme di espressione e il suo impegno per l'integrazione dell'arte nella vita quotidiana continuano a influenzare le generazioni di artisti e il pubblico, consolidando il suo posto come uno dei grandi innovatori dell'arte del XX secolo.