La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovita Lombardi ( Rezzato 1835 - Roma 1876 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovita Lombardi, nato a Rezzato, Brescia nel 1835 e deceduto a Roma nel 1879, è stato uno scultore italiano noto per la sua abilità nell'arte della scultura animalista. La sua vita e la sua opera si inseriscono in un periodo di grande fermento artistico e culturale in Italia, caratterizzato da un intenso dialogo tra le diverse correnti artistiche europee. Giovita era il fratello minore di Giovanni Battista Lombardi, anch'egli scultore di rilievo. I due fratelli collaborarono strettamente e condivisero uno studio a Roma, in Via del Babuino, dove lavorarono per una clientela internazionale. La loro collaborazione fu particolarmente fruttuosa e contribuì a consolidare la reputazione di entrambi nel panorama artistico dell'epoca. La formazione artistica di Giovita Lombardi iniziò sotto la guida dell'architetto Rodolfo Vantini a Brescia e proseguì a Milano, dove studiò l'ornato con Lorenzo Vela, fratello di Vincenzo. Quest'ultimo, noto per il suo raffinato realismo, influenzò sicuramente il giovane scultore, che dimostrò una particolare predisposizione per la rappresentazione naturalistica degli animali. Nel 1851, grazie al sostegno del cardinale Angelo Mai, anch'egli bresciano, Giovita si trasferì a Roma per approfondire i suoi studi di scultura. Qui ebbe l'opportunità di entrare nello studio di Pietro Tenerani, uno dei più importanti scultori dell'epoca, e di frequentare l'Accademia di San Luca. L'apprendistato a Roma permise a Giovita di affinare la sua tecnica e di sviluppare uno stile personale che lo distingueva nel campo della scultura animalista. Giovita Lombardi si specializzò nella scultura di animali, genere che all'epoca godeva di grande popolarità tra i collezionisti e gli amanti dell'arte. La sua abilità nel catturare l'essenza e il movimento degli animali gli valse il riconoscimento come uno dei più talentuosi scultori animalisti del suo tempo. Tra le sue opere più note vi è una scultura di una scimmia in marmo, presentata nel 1866, che dimostra la sua maestria nel rendere con precisione e sensibilità le forme e le espressioni degli animali. Nonostante la sua specializzazione, Giovita Lombardi non si limitò alla sola scultura animalista. Collaborò con il fratello Giovanni Battista in diversi progetti, tra cui opere funerarie e monumentali. La loro opera più celebre è il Monumento alle Dieci Giornate del 1849, commissionato per Brescia da Vittorio Emanuele II, che rappresenta la personificazione della città di Brescia che depone una corona sulla memoria dei caduti. Giovita Lombardi morì prematuramente a Roma nel 1879, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue sculture sono apprezzate per la loro vivacità e per la capacità di trasmettere l'energia e la vitalità degli animali che rappresentano. La sua opera continua a essere studiata e ammirata, e le sue sculture sono conservate in collezioni private e musei, testimoniando il suo contributo significativo all'arte della scultura italiana del XIX secolo. La vita e l'opera di Giovita Lombardi si inseriscono in un contesto storico e artistico di grande importanza, in cui l'Italia stava definendo la propria identità nazionale anche attraverso le arti. La sua scultura animalista, in particolare, riflette un interesse per il naturalismo e per la rappresentazione fedele della realtà che caratterizzava l'arte del tempo. Giovita Lombardi, con il suo talento e la sua dedizione, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte, contribuendo a definire il panorama scultoreo italiano dell'Ottocento.