La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pietro Lorandini ( Pesaro 19� secolo - Pesaro 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Pietro Lorandini fu uno scultore veneziano attivo nel XIX secolo, la cui opera si inserisce nel contesto artistico neoclassico dell'area pesarese. La sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di studio e riscoperta grazie agli sforzi di ricercatori e storici dell'arte che hanno portato alla luce la sua importanza nel panorama artistico del suo tempo. Nato in una data non precisata del XIX secolo, Pietro Lorandini visse in un periodo in cui l'arte neoclassica era in pieno sviluppo, un movimento che cercava di riscoprire e rivivere gli ideali estetici dell'antichità classica. Questo stile si caratterizzava per la purezza delle forme, l'armonia delle proporzioni e l'ideale di bellezza assoluta, elementi che si ritrovano nelle opere di Lorandini. L'attività di Lorandini si concentrò principalmente nella città di Pesaro, dove realizzò diverse opere di rilievo. Tra queste, si segnalano due statue situate sulla destra del cosiddetto fronte polettiano, oggi palazzo delle Poste e Telegrafi. Queste opere testimoniano la sua abilità nel maneggiare il marmo e nel creare figure che incarnano gli ideali neoclassici di grazia e nobiltà. Nonostante la sua attività fosse radicata a Pesaro, la fama di Lorandini non rimase confinata ai confini della sua città. Le sue sculture furono apprezzate e richieste anche al di fuori del contesto locale, come dimostra la sua partecipazione a progetti in altre città italiane. In particolare, si ricorda il suo contributo nel realizzare un busto per il "Panteon Veneto", raffigurante il doge Angelo Partecipazio. Quest'opera rivela la capacità di Lorandini di catturare non solo l'aspetto fisico del soggetto, ma anche la sua dignità e il suo ruolo storico, elementi fondamentali nell'arte neoclassica. La ricerca e la valorizzazione del lavoro di Pietro Lorandini sono state possibili grazie al lavoro di studiosi che hanno esplorato archivi e collezioni private. Alberto Dambruoso, in particolare, ha giocato un ruolo chiave nel riportare alla luce oltre quaranta opere dell'artista negli ultimi otto anni. Questo impegno ha permesso di riconoscere a Lorandini il posto che merita nella storia dell'arte, come uno scultore di talento che ha saputo interpretare e trasmettere gli ideali del suo tempo attraverso la scultura. Nonostante la sua opera sia stata rivalutata e studiata, molti dettagli della vita di Pietro Lorandini rimangono ancora avvolti nel mistero, comprese le date esatte della sua nascita e morte. Questo non è insolito per gli artisti del passato, la cui vita personale spesso passa in secondo piano rispetto al loro lavoro. Tuttavia, la mancanza di informazioni biografiche non diminuisce l'importanza delle sue creazioni artistiche. Le opere di Lorandini, oggi, possono essere ammirate in vari contesti, sia in spazi pubblici che in collezioni private. La sua abilità nel modellare il marmo e la sua sensibilità artistica continuano a essere fonte di ammirazione e studio. La sua figura di scultore neoclassico contribuisce a completare il quadro dell'arte italiana di quel periodo, offrendo uno spaccato significativo del contributo delle arti figurative alla cultura del tempo. In conclusione, Pietro Lorandini emerge come un artista che, attraverso la sua opera, ha saputo esprimere la ricerca di un ideale di bellezza e perfezione che caratterizzava il neoclassicismo. La sua eredità artistica, sebbene per lungo tempo trascurata, oggi è riconosciuta e celebrata come parte integrante del patrimonio culturale italiano.