La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Vincenzo Luccardi ( Gemona del Friuli 1808 - 1876 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Vincenzo Luccardi fu uno scultore italiano di rilevante importanza nell'arte del XIX secolo, noto per la sua abilità nel fondere la tradizione neoclassica con elementi di naturalismo e verismo. Nato il 23 febbraio 1808 a Gemona del Friuli, Vincenzo era il quarto di dieci figli di Giuseppe Luccardi, un proprietario terriero, e Lucia Schiavi. La sua infanzia fu segnata dalla perdita precoce dei genitori, rimanendo orfano all'età di sei anni. I primi studi di Luccardi si svolsero a Udine, ma la sua formazione artistica prese una svolta decisiva nel 1829 quando, grazie al sostegno dell'industriale tessile Pietro Antivari, si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Qui, Luccardi ottenne successi che gli permisero di trasferirsi a Firenze nel 1832, dove poté studiare la scultura toscana del Rinascimento. Quattro anni dopo, nel 1836, si trasferì a Roma, entrando a far parte di un ampio circolo di artisti e intellettuali. A Roma, Luccardi sposò Carolina Vannutelli nel 1861, dalla quale ebbe due figli, Sante e Chiara. Durante il suo soggiorno romano, Luccardi godette di notevole notorietà e nel 1862 venne nominato professore presso l'Accademia di San Luca. Tra le sue amicizie più significative si annovera quella con il celebre compositore Giuseppe Verdi, con il quale intrattenne una corrispondenza incentrata su pareri e suggerimenti per alcuni costumi di scena. Inizialmente fedele agli schemi canoviani, Luccardi si avvicinò in seguito al naturalismo e ad un plasticismo più aderente al verismo, influenzato dall'opera di Lorenzo Bartolini. Questa evoluzione stilistica si riflette nelle sue opere più tarde, che mostrano una maggiore attenzione al realismo e alla rappresentazione emotiva dei soggetti. Luccardi ottenne riconoscimenti a livello internazionale, con premi a Parigi, Firenze e Vienna, e fu apprezzato anche in Italia, dove ricevette diverse commissioni. Tra le sue opere più note vi è la statua dell'Ajace Oileo, un esempio emblematico dell'oratoria neoclassica, la cui prima idea risale al 1838 e che fu completata a Roma nel 1851. Questa statua, una volta giunta a Udine per essere collocata nel municipio, fu accolta con grande entusiasmo dalla comunità locale. Luccardi si dedicò anche alla scultura cimiteriale, realizzando opere per il cimitero monumentale di Campo Verano a Roma e per quello di San Michele in Isola a Venezia. La sua abilità nel rappresentare la figura umana con una sensibilità naturalistica lo rese un artista molto richiesto per questo genere di commissioni. Tra le sue opere più significative si annoverano anche i modelli per due mori, realizzati nel 1846 e fusi in rame, che trovano collocazione sulla cima della Torre dell'Orologio a Udine. Queste sculture, oltre ad essere un esempio della maestria di Luccardi, sono diventate un simbolo identitario per la città di Udine. Vincenzo Luccardi morì a Roma il 14 novembre 1876, lasciando un'eredità artistica che testimonia il suo contributo all'evoluzione della scultura italiana nel XIX secolo. La sua opera, che spazia dal neoclassicismo al verismo, riflette la transizione stilistica e culturale di un'epoca in cui l'arte italiana cercava nuove vie espressive, mantenendo al contempo un dialogo con la propria illustre tradizione.