La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Pompeo Marchesi ( Saltrio 1783 - Milano 1858 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Pompeo Marchesi nacque il 7 agosto 1783 a Saltrio, vicino a Milano, in una famiglia con una forte inclinazione artistica. Suo padre, Gerolamo di Saltrio, e sua madre, Caterina Tamburini di Brunello, lo avviarono alla scultura, una passione che Pompeo coltivò fin dalla giovane età. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia di Brera a Milano, dove ebbe come maestro lo scultore accademico. La sua educazione artistica proseguì a Roma, dove, nel 1804, grazie a una borsa di studio, ebbe l'opportunità di studiare sotto la guida di Antonio Canova, uno dei massimi esponenti della scultura neoclassica. Questo periodo fu fondamentale per la sua formazione e lo influenzò profondamente, tanto che Canova divenne per lui non solo un maestro, ma anche una fonte di ispirazione costante. Tornato a Milano nel 1810, Marchesi iniziò la sua carriera artistica con le prime opere presso il Duomo di Milano. La sua abilità gli permise di ottenere presto riconoscimenti e commissioni importanti. Tra le sue opere più note realizzate per il Duomo si annoverano una cinquantina di statue, tra cui quelle di S. Ambrogio, S. Filippo, S. Canuto e S. Caterina. La sua fama crebbe rapidamente e, nel 1826, su consiglio di Canova, gli fu affidata la cattedra di scultura all'Accademia di Brera, posizione che mantenne fino al 1852. Durante questo periodo, formò numerosi allievi, contribuendo significativamente alla diffusione dello stile neoclassico in Italia. Marchesi fu un artista estremamente prolifico e versatile, realizzando opere che spaziavano dalle statue monumentali ai busti ritrattistici, dai bassorilievi alle composizioni più intime. Tra le sue commissioni più importanti figurano le decorazioni per l'Arco della Pace a Milano, completato nel 1838, dove realizzò vari rilievi, tra cui quelli di Terpsichore e Venus Urania, e delle statue dei fiumi Adige e Tagliamento. Decorò anche la facciata del Castello Sforzesco con dodici figure di grandi capitani italiani e quella del Palazzo Saporiti con rilievi in stile classico moderno. Oltre alle opere pubbliche, Marchesi si dedicò anche alla creazione di opere più personali e intime, come il gruppo "Mater Dolorosa" nella chiesa di San Carlo a Milano, su cui lavorò per molti anni. La sua produzione artistica non si limitò alla sola Milano; realizzò opere anche in altre città italiane e all'estero, come la statua di Carlo Emanuele III a Novara, quella di Filiberto Emanuele di Savoia a Torino, e la figura seduta di Goethe per la biblioteca di Francoforte. Marchesi fu anche un appassionato collezionista d'arte, circondandosi delle opere dei suoi maestri e amici, tra cui Canova e Francesco Hayez, quest'ultimo grande amico e influente sulla sua opera. La sua collezione d'arte, ricca e variegata, comprendeva opere di grande valore, tra cui modelli in gesso di Canova, come quello della statua di Ebe, che non confluì nella Gypsotheca di Possagno ma entrò nelle collezioni civiche milanesi grazie al lascito testamentario di Marchesi. Pompeo Marchesi morì a Milano l'8 febbraio 1858, lasciando un'eredità artistica di grande importanza. La sua opera, che si colloca in equilibrio tra la ricerca di una bellezza ideale ed eterna, tipica del neoclassicismo, e l'apertura verso una sensibilità più moderna e romantica, ha contribuito in modo significativo alla scena artistica milanese e italiana dell'Ottocento. Oggi, molte delle sue opere sono conservate nella Galleria d'Arte Moderna di Milano, dove una sala gli è dedicata, testimoniando il suo contributo fondamentale all'arte italiana.