La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Napoleone Martinuzzi ( Murano 1902 - Venezia 1977 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Napoleone Martinuzzi, nato a Murano il 31 maggio 1892 e deceduto a Venezia il 15 maggio 1977, è stato uno scultore, artista del vetro e imprenditore italiano, noto per aver rivoluzionato l'arte vetraria con le sue innovative tecniche e il suo stile unico. Figlio di Giovanni Martinuzzi, Napoleone crebbe immerso nella tradizione vetraria di Murano, che ha una storia secolare e una reputazione mondiale per l'eccellenza nella lavorazione del vetro. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove si dedicò allo studio della scultura e del disegno. Durante questo periodo, Martinuzzi entrò a far parte del gruppo artistico d'avanguardia di Ca' Pesaro, dove espose le sue prime sculture e iniziò a farsi conoscere nel panorama artistico veneziano. La sua partecipazione a questo gruppo gli permise di esplorare nuove correnti artistiche e di sperimentare con diversi materiali e forme. Nel 1921, Martinuzzi assunse la carica di direttore del Museo del Vetro di Murano, un ruolo che gli permise di approfondire ulteriormente la sua conoscenza e maestria nell'arte vetraria. Quattro anni dopo, nel 1925, divenne direttore artistico della rinomata vetreria Venini, dove iniziò a sperimentare con nuove tecniche e materiali, dando vita a creazioni che sarebbero diventate iconiche. Una delle sue innovazioni più significative fu l'introduzione del vetro "Pulegoso", caratterizzato da una moltitudine di bollicine di gas che conferivano al materiale un aspetto irregolare e opaco. Questo tipo di vetro, insieme ad altre varietà come il "lattimo" e il "Calcedonio", rifletteva la preferenza di Martinuzzi per una struttura più corposa rispetto al tradizionale vetro cristallo leggero. Nel 1932, Martinuzzi lasciò la Venini per fondare, insieme a Vittorio Zecchin, la ditta Zecchin-Martinuzzi Vetri Artistici e Mosaici. Questa nuova avventura imprenditoriale fu breve, ma significativa, poiché durante questo periodo creò figure di animali, cactus, vasi opachi dalle forme classicheggianti e nudi femminili in vetro massiccio. Dopo la chiusura della sua azienda, Martinuzzi continuò a lavorare per diverse vetrerie, tra cui la vetreria Cenedese, la Seguso Vetri d'Arte e la Pauly & C. La sua versatilità e il suo talento gli permisero di collaborare con artisti e imprenditori di spicco, contribuendo a mantenere viva la tradizione vetraria di Murano. Nel 1947, divenne direttore artistico della nuova azienda di Alberto Seguso, Arte Vetro, e tra il 1953 e il 1958 disegnò lampadari e piastrelle di vetro per la Vetreria Cenedese. Negli anni '60, alcune delle sue opere progettate per la ditta Pauly furono eseguite dal maestro vetrario Antonio Barbini. La carriera di Martinuzzi fu costellata da importanti mostre in Italia e dalla partecipazione a numerose edizioni delle Biennali di Venezia. La sua amicizia con il famoso scrittore e poeta Gabriele D'Annunzio portò alla creazione di vetri e sculture per il Vittoriale degli Italiani, la dimora del poeta a Gardone Riviera. Le opere di Napoleone Martinuzzi sono apprezzate per la loro originalità e per l'abilità con cui l'artista ha saputo fondere la tradizione vetraria con le tendenze artistiche del Novecento. La sua eredità continua a influenzare gli artisti del vetro contemporanei e le sue creazioni sono ricercate da collezionisti e ammiratori dell'arte vetraria di tutto il mondo.