La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Cristoforo Marzaroli ( Salsomaggiore 1836 - Parma 1871 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Cristoforo Marzaroli, nato a Salsomaggiore il 13 marzo 1836 e deceduto a Parma il 23 febbraio 1871, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del XIX secolo, nonostante la sua vita sia stata segnata da una prematura scomparsa. La sua opera si colloca in un periodo storico di grande fermento artistico, in cui l'Italia, e in particolare la regione dell'Emilia-Romagna, viveva un'intensa attività culturale e artistica. Marzaroli, originario di Salsomaggiore Terme, una località termale rinomata per i suoi edifici in stile Liberty e per il suo patrimonio culturale, ha saputo interpretare e trasmettere attraverso le sue opere lo spirito e le tendenze artistiche del suo tempo. La sua formazione artistica e la sua attività si sono svolte in un contesto ricco di stimoli e di scambi culturali, che ha visto la presenza di numerosi artisti e intellettuali. Tra le sue opere più note, "La Strega" rappresenta uno degli esiti più intensi e significativi della sua breve carriera. Realizzata inizialmente in gesso nel 1866, l'opera raffigura una vecchia signora seduta su una sedia, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia, in una posa che evoca mistero e introspezione. La presenza di elementi quali una bacchetta, un libro, un rospo, una serpe e un crogiuolo ai piedi della figura suggerisce l'identità di una maga o di una fattucchiera, introducendo temi legati al fantastico e al soprannaturale. L'originale in gesso è conservato nella gipsoteca dell'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma, mentre una copia in bronzo, realizzata grazie all'impegno del "Comitato Marzaroli" e fusa con il metodo a cera persa, è stata collocata nel Parco Corazza di Salsomaggiore Terme. Un'altra opera di rilievo è "La Nostalgia", realizzata tra il 1864 e il 1865, che raffigura una delicata e acerba immagine femminile, espressione di un sentimento di malinconia e di riflessione interiore. Questa statua in bronzo, conservata nell'Istituto Paolo Toschi a Parma, testimonia la capacità di Marzaroli di cogliere e rappresentare le sfumature dell'animo umano, attraverso una scultura di grande sensibilità e finezza espressiva. La partecipazione di Marzaroli alle Esposizioni Universali di Parigi, in particolare quella del 1867, ha offerto l'opportunità di confrontarsi con il panorama artistico internazionale, evidenziando la qualità e l'originalità delle sue opere. Nonostante le critiche e le difficoltà incontrate, la sua arte ha saputo imporsi per la sua autenticità e per la profondità dei temi trattati. La prematura scomparsa di Cristoforo Marzaroli nel 1871, all'età di soli 34 anni, ha interrotto un percorso artistico di grande promessa, lasciando tuttavia un'eredità di opere che continuano a suscitare interesse e ammirazione. La sua figura è stata oggetto di studi e ricerche, che hanno contribuito a riscoprire e valorizzare il suo contributo all'arte italiana dell'Ottocento. La città di Salsomaggiore Terme, in particolare, ha mantenuto viva la memoria di Marzaroli, dedicandogli iniziative culturali e espositive che ne hanno rievocato la vita e l'opera. La presenza delle sue sculture nello spazio urbano e in collezioni pubbliche testimonia il legame profondo tra l'artista e il suo territorio di origine, rendendo Marzaroli una figura emblematica dell'arte e della cultura emiliana dell'epoca.