La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Alessandro Massarenti ( Bologna 19� secolo - Bologna 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Alessandro Massarenti, nato a Minerbio nel 1846 e deceduto a Ravenna nel 1923, è stato un influente scultore italiano, la cui vita e opera si sono intrecciate strettamente con l'evoluzione artistica e culturale dell'Italia tra il XIX e l'inizio del XX secolo. La sua formazione artistica iniziò a Bologna, dove fu allievo di Massimiliano Putti e Salvino Salvini, per poi completare i suoi studi a Firenze sotto la guida di Giovanni Duprè. Questo percorso formativo lo inserì pienamente nelle correnti artistiche dell'epoca, permettendogli di assorbire le lezioni dei suoi maestri e di sviluppare un linguaggio scultoreo personale che, nel corso della sua carriera, avrebbe esplorato e reinterpretato le tradizioni artistiche italiane in chiave moderna. Massarenti divenne titolare della cattedra di scultura all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, posizione che mantenne dal 1872 al 1922. Questo ruolo gli permise non solo di influenzare generazioni di giovani artisti ma anche di contribuire attivamente alla vita culturale e artistica della città. La sua opera "La fanciullezza di Raffaello" del 1876, mostra l'influenza dei suoi maestri e anticipa la sua evoluzione verso un realismo più marcato, distaccandosi dal purismo e dal naturalismo romantico tipici di Duprè per abbracciare un approccio più diretto e personale alla rappresentazione della realtà. Massarenti fu estremamente attivo anche nel campo dell'arte funeraria, realizzando monumenti cimiteriali di grande impatto emotivo e qualità plastica sia a Bologna che a Ravenna. Tra le sue opere più significative in questo ambito si annovera la tomba Zanichelli del 1886, dove combinò un rigoroso busto marmoreo con elementi vegetali e animali in un elegante motivo decorativo. La sua capacità di aggiornare costantemente il proprio stile è evidente anche nelle commissioni ricevute per la Certosa di Bologna, dove le sue opere riflettono l'evoluzione del suo linguaggio artistico, dall'accenno liberty-simbolista dell'angelo del rilievo De Napoli (1905) alla svolta secessionista dell'Angelo Magagnoli (1913). Il Liberty, o Art Nouveau, trovò in Massarenti uno dei suoi interpreti più sensibili e originali in Italia, in particolare a Bologna, dove il movimento trovò terreno fertile grazie all'opera di Alfonso Rubbiani e della sua gilda di artisti. Massarenti inserì le nuove poetiche simboliste e Liberty nel contesto del rinnovamento artistico del periodo, contribuendo a definire una peculiarità locale del movimento che si distingueva per l'integrazione tra memoria e innovazione. Oltre alla sua attività di scultore, Massarenti fu anche un apprezzato docente, influenzando generazioni di artisti attraverso il suo insegnamento all'Accademia di Belle Arti di Ravenna. La sua eredità artistica si estende ben oltre le sue opere, attraverso l'impatto che ha avuto sulla formazione di nuovi talenti e sulla promozione di un rinnovamento stilistico e concettuale nell'arte italiana. La vita e l'opera di Alessandro Massarenti rappresentano un capitolo significativo nella storia dell'arte italiana, testimoniando il passaggio dal XIX al XX secolo e l'evoluzione delle correnti artistiche in un periodo di grandi trasformazioni culturali e sociali. La sua capacità di reinterpretare le tradizioni in chiave moderna, la sua attenzione alla formazione delle nuove generazioni di artisti e il suo contributo al rinnovamento stilistico dell'arte italiana lo rendono una figura di spicco nel panorama artistico del suo tempo.