La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Alcibiade Mazzeo ( Roma 19� secolo - Roma 20� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Alcibiade Mazzeo fu uno scultore di rilievo attivo a Roma nei primi decenni del Novecento. La sua vita e la sua arte si inseriscono in un periodo di grande fermento culturale e artistico, in cui l'Italia stava cercando di definire la propria identità moderna attraverso il rinnovamento delle sue tradizioni artistiche. Nato nel XIX secolo, Mazzeo visse in un'epoca in cui l'arte e la scultura erano profondamente influenzate dai cambiamenti sociali e politici. La sua formazione e la sua pratica artistica si svilupparono in un contesto in cui il classicismo e l'innovazione si intrecciavano, dando vita a opere che riflettevano sia il rispetto per la tradizione che la ricerca di nuove forme espressive. Le informazioni disponibili su Alcibiade Mazzeo sono frammentarie, ma ciò che emerge è il ritratto di un artista profondamente radicato nel suo tempo, capace di interpretare e trasformare il patrimonio culturale del passato in chiave contemporanea. La sua opera più nota è il monumento a Riccardo Grazioli Lante della Rovere, situato a Palazzo Grazioli a Roma, realizzato nel 1914. Quest'opera testimonia la sua abilità nel maneggiare i materiali e nel catturare l'essenza dei suoi soggetti, combinando tecniche tradizionali con uno sguardo moderno. Mazzeo era noto per la sua capacità di lavorare il gesso, una materia che trovava particolarmente duttile e che gli permetteva di esprimere la sua creatività. Questo materiale, spesso utilizzato per creare modelli preliminari o studi per opere più grandi, era per Mazzeo un mezzo espressivo a pieno titolo. La sua familiarità con il gesso risale ai suoi anni liceali, quando iniziò a lavorare nello studio di uno scultore. Qui, oltre ad aiutare nel dare il fondo alle statue e a procurare il gesso, ebbe l'opportunità di sperimentare e di realizzare le sue prime forme, già alla ricerca di una propria identità artistica. Il suo studio era descritto come un luogo affascinante, che ricordava le antiche botteghe rinascimentali, e fu proprio in questo ambiente che Mazzeo iniziò a forgiare la sua carriera artistica. Nel 2008, dopo un periodo di pausa dall'utilizzo del gesso, riprese a lavorare con questo materiale, creando una serie di "Landscape" e sculture sferiche e ovoidali che riflettevano il suo continuo interesse per la forma e la materia. La sua arte non era solo un'espressione personale, ma anche un modo per connettersi con la storia e con le generazioni passate. Camminando sulla sabbia, Mazzeo si sentiva immerso in un passato millenario, ogni granello di sabbia rappresentava per lui un frammento di una storia ancestrale e infinita. Questa connessione con il tempo e la memoria si rifletteva nelle sue opere, che spesso evocavano un senso di temporalità e di continuità con il passato. Nonostante la sua importanza nel panorama artistico del suo tempo, Alcibiade Mazzeo rimane una figura enigmatica, la cui vita e il cui lavoro meritano ulteriori studi e riconoscimenti. Le sue sculture e le sue installazioni, che spesso utilizzavano materiali come la terra del paese, la sabbia e il sale, erano più di semplici oggetti estetici; erano espressioni di un dialogo profondo con la natura e con la storia dell'umanità. In conclusione, Alcibiade Mazzeo fu un artista che seppe incarnare lo spirito del suo tempo, unendo la maestria tecnica con una visione poetica e filosofica dell'arte. Le sue opere, ancora oggi, possono essere considerate come ponti tra il passato e il presente, testimoni di un'epoca in cui l'arte cercava nuove strade per esprimere la complessità del mondo moderno.