La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Luciano Minguzzi ( Bologna 1911 - Milano 2004 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Luciano Minguzzi fu uno scultore, medaglista e incisore italiano, nato a Bologna il 24 maggio 1911 e deceduto a Milano il 30 maggio 2004. Figlio di Armando Minguzzi, proveniente da una famiglia benestante di mugnai, e di Violante Fiorini, figlia di lavandai, Luciano crebbe in un ambiente che favorì il suo precoce interesse per l'arte. Il padre, trasferitosi a Bologna per seguire la sua passione artistica, frequentò i corsi d’intaglio e divenne un punto di riferimento per il giovane Luciano, che iniziò a studiare scultura sotto la sua guida. La formazione artistica di Minguzzi proseguì all'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove fu allievo del pittore Giorgio Morandi e dello scultore Ercole Drei, e seguì le lezioni di storia dell'arte tenute da Roberto Longhi. Durante gli anni dell'accademia, Minguzzi si ispirò agli scultori bolognesi e fiorentini del primo Rinascimento, ma anche ai moderni Medardo Rosso, Arturo Martini, Marino Marini e Giacomo Manzù. Questi studi, uniti a un soggiorno a Parigi, furono fondamentali nella sua formazione artistica. Nel 1931, Minguzzi si iscrisse all'Accademia di Bologna, e già nel 1935 iniziò a partecipare alle Quadriennali romane. La sua prima opera di rilievo fu una statua di Eva gravida, modellata in cera a grandezza naturale, presentata alla Quadriennale di Roma del 1939. L'opera destò scalpore e fu tolta dall'esposizione, ma grazie all'interessamento di alcuni artisti, ottenne comunque riconoscimenti. Nel 1942, Minguzzi ebbe una sala personale alla Biennale di Venezia, dove espose quattordici sculture, tra cui il Ritratto della madre, eseguito in cera nel 1939. Questa mostra ebbe ottime recensioni e segnò l'inizio del suo successo. L'anno successivo, si trasferì a Bologna dove gli fu assegnata la cattedra di scultura al Liceo Artistico e vinse un premio alla Quadriennale romana del 1943. Dopo la guerra, Minguzzi fu tra i fondatori del gruppo di "Cronache", che si opponeva alla retorica del regime fascista. Nel 1951 si trasferì a Milano e iniziò a insegnare all'Accademia di Brera, dove rimase fino al 1975. Nel 1956, la sua personale alla VII Quadriennale di Roma ricevette il Premio Roma. Minguzzi è noto anche per le sue opere monumentali, come le porte di alcune delle più importanti chiese italiane, tra cui la quinta porta del Duomo di Milano e la Porta del Bene e del Male in San Pietro a Roma. Nel 1970 fu incaricato di creare la Porta del Bene e del Male per la Basilica di San Pietro in Vaticano, un'opera che rappresentò i caratteri del bene e del male in un racconto di storia e leggenda. Durante la sua carriera, Minguzzi esplorò temi legati alla guerra, ai campi di concentramento e alle camere a gas, introducendo il bassorilievo nelle sue opere, spesso realizzate in bronzo con inserti in ferro. Negli anni '80 produsse molti disegni a colori e tenne una mostra personale alla Galleria del Milione a Milano. Nel 1996, in occasione dell'ottantacinquesimo compleanno di Minguzzi, fu inaugurato a Milano il Museo Minguzzi, che conserva un cospicuo numero di schizzi, bozzetti e opere scultoree. Luciano Minguzzi morì a Milano il 30 maggio 2004, lasciando un segno indelebile nella storia della scultura italiana e internazionale. Numerose opere di Minguzzi si trovano nei musei di importanti città italiane ed estere, testimonianza del posto di rilievo che egli occupa nella storia dell'arte.