La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Aurelio Mistruzzi ( Villaorba di Basiliano 1880 - Roma 1960 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Aurelio Mistruzzi, nato il 7 febbraio 1880 a Villaorba, frazione di Basiliano (Udine), in una famiglia di umili origini, con il padre Giacomo, geometra, e la madre Filomena Vau, proprietaria terriera, si distinse come uno dei più significativi scultori e medaglisti italiani della prima metà del Novecento. La sua vita fu segnata da una precoce perdita del padre nel 1886, evento che influenzò profondamente il suo percorso formativo e artistico. Dopo aver frequentato il liceo classico, Mistruzzi si orientò verso studi tecnici, conseguendo i diplomi di agrimensura e frequentando la Scuola d'arti e mestieri "Giovanni da Udine", dove iniziò a coltivare la sua passione per l'arte. La carriera artistica di Mistruzzi prese avvio nel 1906, quando esordì espositivamente alla I Mostra nazionale di belle arti a Milano. La sua formazione si arricchì ulteriormente grazie alla vittoria di un concorso per borse di studio triennali bandite dal Comune di Udine nel 1908, che gli permise di approfondire gli studi artistici. La sua opera iniziò a ricevere riconoscimenti e apprezzamenti, tanto che nel 1921 realizzò le medaglie di Dante Alighieri per il Comitato civico e per il Comitato cattolico di Ravenna, e la grande medaglia in oro "Ignoto militi", deposta sulla bara del milite ignoto al Vittoriano, ottenendo notorietà a livello nazionale. Mistruzzi si affermò anche come scultore monumentale, partecipando a concorsi importanti e realizzando opere di grande rilievo, come il monumento "Limo" nel cimitero del Verano a Roma e la cappella Nerazzini per Montepulciano con l'altorilievo della Pietà. La sua abilità nel campo della medaglistica lo portò a essere nominato incisore ad perpetuum della Sede apostolica nel 1925, e successivamente divenne accademico corrispondente alla S. Luca e accademico nazionale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Mistruzzi e sua moglie Melania Yaiteles si distinsero per il coraggio e l'umanità dimostrati nel salvare gli ebrei braccati dai nazifascisti a Roma, un gesto eroico che nel 2007 li vide riconosciuti come "Giusti tra le Nazioni". Questo aspetto della sua vita testimonia il profondo impegno civile e morale che caratterizzò Mistruzzi non solo come artista ma anche come uomo. La produzione artistica di Mistruzzi fu vasta e diversificata, spaziando dalla scultura monumentale alla medaglistica, dalla realizzazione di opere funerarie alla creazione di medaglie celebrative e commemorative. Tra le sue opere più significative si annoverano il "Dante grifagno" (1921), le medaglie per il Comitato civico e per il Comitato cattolico di Ravenna, e la grande medaglia in oro "Ignoto militi". La sua arte si caratterizzò per una fusione tra classicismo e verismo, con una particolare attenzione alla stilizzazione novecentista e alla capacità di cogliere i tratti essenziali dei personaggi ritratti. Mistruzzi fu anche un apprezzato incisore e realizzò numerose opere per la Chiesa e per le cerimonie civili e militari, dimostrando una versatilità e una maestria tecniche che lo resero uno degli artisti più rappresentativi del suo tempo. La sua produzione medaglistica, in particolare, si distinse per l'eleganza delle forme e per la profondità dei contenuti, contribuendo significativamente alla rinascita dell'arte della medaglia in Italia. Aurelio Mistruzzi morì a Roma il 25 dicembre 1960, lasciando un'eredità artistica di grande valore, che continua a essere studiata e apprezzata per la sua originalità e per la profondità del suo impegno civile e culturale. La sua vita e la sua opera rappresentano un esempio luminoso di come l'arte possa essere al servizio dell'uomo e della società, testimoniando valori universali di bellezza, verità e giustizia.