La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Carlo Monari ( Bologna 1832 - 1918 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Carlo Monari, nato nel 1831 e deceduto il 21 luglio 1918, è stato un illustre scultore e patriota italiano, la cui vita e opera si sono intrecciate strettamente con la storia e la cultura della città di Bologna. La sua carriera artistica, che si estende per gran parte del XIX secolo e i primi anni del XX, lo ha visto emergere come uno dei protagonisti della scultura bolognese, un artista capace di esprimere attraverso il marmo e il bronzo la profondità dell'animo umano e la passione per la libertà e l'indipendenza della sua nazione. Monari iniziò il suo percorso artistico fin da giovanissimo, entrando a far parte come volontario della Guardia del Governo provvisorio delle Romagne nel 1859 e partecipando alle battaglie di Bezzecca e Mentana negli anni 1866 e 1867. Questo slancio patriottico, che lo vide combattere per l'unità e l'indipendenza dell'Italia, gli venne riconosciuto ufficialmente dalla città di Bologna solo nel 1913. Già a tredici anni, Monari era presente nell'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove seguì i corsi di ornato e figura sotto la guida di Cincinnato Baruzzi. Tra il 1853 e il 1862, si distinse durante le premiazioni annuali con diversi lavori, tra cui il "Narciso alla fonte", con cui vinse il premio Curlandese del 1854. La sua produzione artistica fu vasta e diversificata, comprendendo ritratti, bassorilievi, medaglioni funebri e commemorativi. Tra le sue opere più note, si annoverano la statua della Bianca Cappello esposta a Milano nel 1881, una Mima romana ammirata a Torino nel 1884, e il monumento a Cavour inaugurato a Bologna nel 1892. Monari dedicò anche una significativa parte della sua attività alla realizzazione di opere funerarie per la Certosa di Bologna, dove il suo talento trovò espressione in quasi trenta opere che coprono gran parte della sua carriera. Il suo impegno patriottico si riflette anche nella partecipazione alla realizzazione di monumenti commemorativi, come il bozzetto per il Monumento ai Martiri dell'Indipendenza, esposto per la prima volta nel 1868. Quest'opera, che raffigurava un leone ruggente e ferito nell'atto di difendere la bandiera nazionale, fu concepita per eternare la memoria dei bolognesi caduti nelle patrie battaglie. Nonostante le controversie sul simbolismo del leone, che alcuni interpretarono come una rappresentazione di sconfitta, l'opera testimonia l'intenso legame di Monari con gli ideali di libertà e indipendenza che animarono l'Italia del Risorgimento. La sua abilità nel ritrarre la figura umana con realismo e sensibilità è evidente in opere come il ritratto di Enea Cocchi, considerato uno dei suoi capolavori, e nella scultura dedicata a Orsolina Beretta. Monari seppe catturare l'essenza dei suoi soggetti, trasmettendo attraverso la pietra e il metallo emozioni e valori universali. La vita e l'opera di Carlo Monari si inseriscono in un contesto storico e culturale di grande fermento, in cui l'arte diventava veicolo di espressione personale e di impegno civile. La sua figura di scultore e patriota rimane un esempio di dedizione all'arte e alla nazione, testimoniando il ruolo fondamentale degli artisti nel plasmare l'identità culturale e sociale dell'Italia unita. La sua eredità artistica, custodita nelle collezioni del Museo Civico del Risorgimento di Bologna e in numerosi luoghi pubblici e privati, continua a ispirare ammirazione e riflessione, rendendo Monari una figura imprescindibile nella storia della scultura italiana.