La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Silvio Monfrini ( Milano 1894 - Usmate 1969 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Silvio Monfrini fu uno scultore italiano di rilievo, nato a Milano il 19 febbraio 1894 e deceduto a Usmate il 3 novembre 1969. La sua vita e la sua arte si intrecciano con la storia e la cultura lombarda del Novecento, lasciando un'impronta significativa nel panorama artistico italiano. Monfrini iniziò il suo percorso artistico come allievo di Ernesto Bazzaro, un noto scultore italiano, e si specializzò nella creazione di busti e opere funerarie. La sua formazione gli permise di sviluppare una solida conoscenza della scultura classica, che seppe poi reinterpretare attraverso un linguaggio personale e contemporaneo. Tra le sue opere più note si annoverano il monumento a Francesco Baracca, situato in Piazzale Francesco Baracca a Milano e inaugurato nel 1931, e il monumento ai Caduti del Lavoro a Monza, realizzato nel 1954. Queste opere dimostrano la sua capacità di fondere il rispetto per la tradizione con una sensibilità moderna, creando monumenti che non solo commemorano ma dialogano anche con lo spazio urbano circostante. Monfrini operò principalmente a Milano e nelle città limitrofe, come Monza e Usmate Velate, dove visse per molti anni. La sua produzione artistica include anche opere cimiteriali e per chiese, come il Volto di Cristo nella chiesa parrocchiale di Usmate e il monumento ai Caduti della Divisione Perugia a Trento, realizzato nel 1957. Una delle sue sculture più iconiche è il San Francesco che ammansisce il lupo, situato nel Convento dei Cappuccini a Monterosso al Mare, nelle Cinque Terre. Quest'opera, realizzata nel 1962, è diventata uno dei simboli più fotografati della regione, testimoniando la capacità di Monfrini di creare immagini potenti e durature. Nonostante la sua notevole produzione e il contributo all'arte italiana, Monfrini non ha sempre ricevuto gli adeguati riconoscimenti durante la sua vita. Tuttavia, il suo lavoro è stato rivalutato nel tempo, e oggi è considerato un artista di grande importanza per la scultura lombarda del Novecento. La vita personale di Monfrini fu segnata da alcune difficoltà, come la forte forma di asma che lo costrinse a lasciare Milano. La sua famiglia, inizialmente scettica riguardo alla sua carriera artistica, lo aveva lasciato a sé stesso, ma in seguito si riconciliò con lui quando si trasferì a Usmate, grazie anche al sostegno del fratello Giuseppe. Monfrini fu anche nonno di Elena Mutinelli, un'artista che ha seguito le sue orme nel campo della scultura. Attraverso i racconti di sua madre e i ricordi personali, Elena ha potuto conoscere la figura del nonno e la sua arte, che ha influenzato profondamente la sua stessa ricerca artistica. Le opere di Monfrini sono state esposte e vendute in varie aste e mostre, e alcune di esse sono state oggetto di valutazioni da parte di case d'asta specializzate. La sua arte continua a essere apprezzata da collezionisti e amanti dell'arte, e il suo nome è presente in importanti dizionari e archivi dedicati agli scultori italiani. In conclusione, Silvio Monfrini è stato un artista che ha saputo interpretare la tradizione scultorea italiana con uno sguardo moderno, creando opere che ancora oggi parlano al pubblico e che sono parte integrante del patrimonio artistico del paese. La sua vita, segnata da passione e dedizione per l'arte, rimane un esempio per le nuove generazioni di scultori.