La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Vittorio Morelli ( Ancona 1886 - 1968 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Vittorio Morelli fu uno scultore italiano di rilevante importanza nella vita artistica di Ancona nel corso del XIX secolo. Nato nella città marchigiana il 13 marzo 1886, Morelli crebbe in un ambiente familiare che favorì il suo precoce interesse per l'arte. Suo padre, Gustavo, era un tipografo ed editore, e sostenne il talento artistico del figlio permettendogli di studiare presso l'Istituto di Belle Arti di Urbino già all'età di 14 anni. Dopo aver ottenuto il diploma di insegnante di disegno a soli 17 anni, Morelli continuò la sua formazione artistica frequentando il corso di scultura. La sua carriera artistica prese avvio con la realizzazione del busto in bronzo del senatore Michele Fazioli, la sua prima committenza pubblica, che realizzò durante il suo soggiorno a Roma nel 1905. Questo periodo fu fondamentale per la sua crescita professionale, poiché ebbe l'opportunità di lavorare al fianco dello scultore Angelo Zanelli al fregio dell'Altare della Patria. Tuttavia, la morte improvvisa del padre nel 1907 lo costrinse a fare ritorno ad Ancona, dove si dedicò al restauro di opere danneggiate e alla creazione di nuove sculture. Tra i suoi lavori più significativi di questo periodo, si ricorda il restauro della settecentesca Fontana dei Cavalli e la realizzazione di numerose opere funerarie, che riflettevano la sua abilità nel soddisfare le diverse esigenze delle committenze. Durante la prima guerra mondiale, Morelli fu arruolato e trasferito al fronte, un'esperienza che lasciò un segno indelebile nella sua vita e nella sua arte. Al termine del conflitto, Morelli si impegnò attivamente nella ricostruzione della sua città natale, proponendo progetti urbanistici che purtroppo non furono mai realizzati. Nonostante le delusioni e i lutti, continuò a lavorare con passione, realizzando opere che spaziavano dalla scultura alla pittura, dal disegno all'architettura. Tra le sue opere più note, si distingue la statua di Pinocchio, inaugurata nel 1954 nel rione del Pinocchio di Ancona. Questa scultura è emblematica del suo stile, che pur essendo radicato nel verismo, non mancava di esprimere un naturalismo compiaciuto e un'abilità compositiva raffinata. La sua maestria gli permise di superare la retorica delle occasioni celebrative, tipiche del monumentalismo e del fascismo, e di creare opere di grande valore espressivo. Morelli fu anche membro del gruppo culturale "Accolta dei Trenta", contribuendo alla promozione di iniziative culturali ad Ancona. Il suo studio divenne un punto di incontro per vari protagonisti della cultura cittadina, e la sua influenza si estese ben oltre i confini della sua città natale. Nonostante le molte delusioni e i lutti, i "sogni" di Morelli continuarono fino alla fine della sua vita. Il suo ultimo progetto visionario fu quello di trasferire l'Arco di Traiano dal suo antico sito per collocarlo in mezzo alla città, ma anche questo sogno rimase irrealizzato. Vittorio Morelli morì ad Ancona il 20 maggio 1968, lasciando un'eredità artistica di grande valore, che ancora oggi testimonia la sua creatività e il suo contributo alla cultura italiana. La sua opera è stata oggetto di mostre e riconoscimenti postumi, che hanno contribuito a mantenere viva la memoria del suo talento e della sua dedizione all'arte. La Galleria Puccini, ad esempio, ha reso omaggio a Morelli con una mostra che comprendeva disegni, opere pittoriche e sculture, rivelando aspetti meno noti della sua produzione artistica e confermando la sua posizione di rilievo nel panorama artistico italiano del Novecento.