La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Bernardo Morescalchi ( Fossola 1895 - Antignano 1975 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Bernardo Morescalchi, nato a Fossola nel 1895 e deceduto ad Antignano nel 1975, è stato uno degli scultori italiani più significativi del XX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con gli eventi storici e culturali dell'Italia, in particolare durante il periodo fascista, offrendo uno spaccato unico sull'arte e la società di quel tempo. Morescalchi iniziò il suo percorso artistico nella città di Carrara, famosa in tutto il mondo per le sue cave di marmo. Qui, fin da piccolo, fu attratto dalla scultura e compì i suoi primi passi in diversi laboratori di lavorazione del marmo. La sua formazione proseguì presso l'Accademia di Belle Arti della città, dove ebbe come maestro Carlo Fontana, un influente scultore dell'epoca. La sua educazione artistica fu ulteriormente arricchita dallo studio presso la Regia Scuola d'Arte della Medaglia a Roma, dove ottenne un pensionato per la scultura che gli permise di rimanere nella capitale e di iniziare a esporre le sue opere. Durante la sua carriera, Morescalchi si distinse per la solidità formale delle sue sculture, ma anche per la morbidezza nella trattazione dei piani e delle superfici, che dipendevano da un sapiente richiamo alla scultura classica. La raffinatezza della sua lavorazione si nota sin dalle opere degli anni Venti, eseguite soprattutto in bronzo e cariche di vitalità nella loro piccola dimensione. Allo stesso tempo, sfoggiava una profonda meticolosità nella realizzazione di medaglie e di ritratti, che rappresentarono una parte molto importante della sua produzione. Nel 1915, Morescalchi si trasferì a Roma per approfondire i suoi studi e fu subito coinvolto nell'ambiente artistico della città. La sua presenza a Roma gli permise di partecipare attivamente alle mostre degli Amatori e Cultori e alle Biennali, dove le sue opere furono apprezzate sia dalla critica che dal pubblico. Nel 1929, eseguì due coppie di angeli per la chiesa di S. Carlo al Corso, dimostrando la sua abilità nel lavorare materiali diversi e nel confrontarsi con temi religiosi. Dal 1934 al 1939, Morescalchi insegnò scultura all'Accademia di Napoli, periodo durante il quale partecipò ai lavori per il Palazzo di Giustizia. La sua carriera lo vide coinvolto in numerosi progetti di rilievo, tra cui la realizzazione di figure in grandezza naturale per il Foro Italico a Roma, un complesso sportivo voluto dal regime fascista come simbolo della rinascita fisica e morale della nazione. Tra le sue opere più note presenti allo Stadio dei Marmi, parte del complesso del Foro Italico, si annoverano "Giocatore di calcio", dedicata alla città di Catanzaro, "Arciere", del 1935, dedicata alla città di Ravenna, e "Bagnante", unica figura femminile dello Stadio. Le sculture di Morescalchi allo Stadio dei Marmi rappresentano un esempio emblematico dell'arte sotto il fascismo, in cui l'ideale di bellezza classica si fonde con la celebrazione del vigore fisico e dello spirito sportivo. Queste opere, insieme alle altre commissioni pubbliche e private, testimoniano la versatilità dell'artista e la sua capacità di interpretare i temi e gli stili richiesti dall'epoca in cui visse. Nonostante la sua notorietà e il riconoscimento ottenuto durante la vita, dopo la sua morte l'opera di Morescalchi è stata in parte dimenticata, solo recentemente riscoperta e rivalutata. La sua produzione artistica, che spazia dalla scultura monumentale alla medaglistica, dalla piccola scultura in bronzo ai ritratti, offre un contributo significativo alla comprensione dell'arte italiana del XX secolo, riflettendo le tensioni e le contraddizioni di un'epoca di grandi cambiamenti.