La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Rodolfo Moroder ( Ortisei 1877 - 1914 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Rodolfo Moroder, nato il 26 gennaio 1877 a Urtijëi (Ortisei), in Val Gardena, parte dell'allora Impero Austro-Ungarico, è stato uno scultore austriaco specializzato nell'arte sacra. Appartenente alla rinomata famiglia Moroder di artisti sudtirolesi, la sua vita e la sua opera si inseriscono in un contesto culturale e artistico di grande rilievo per la regione alpina, caratterizzata da una lunga tradizione nella lavorazione del legno e nella scultura. Rudolf era il secondo di quattordici figli di Franz Moroder e Marianna Moroder, sorella del pittore accademico. La sua formazione artistica iniziò sotto la guida dello scultore Anton Runggaldier, noto come "Tone da Passua", a St. Ulrich (Ortisei), dove apprese le tecniche della scultura in legno, una tradizione profondamente radicata nella cultura della Val Gardena. Dopo aver completato un apprendistato di quattro anni, Rudolf continuò il suo percorso formativo lavorando come garzone presso lo statuario Franz Tavella, ampliando ulteriormente le sue competenze artistiche. Il periodo di servizio militare nell'esercito imperiale a Vienna offrì a Moroder l'opportunità di coltivare i suoi interessi artistici, anche grazie all'ambiente culturale vivace della capitale austriaca. Al ritorno a St. Ulrich, si unì allo studio di famiglia, contribuendo significativamente alla produzione artistica dell'atelier Moroder, specializzato in opere di arte sacra. Nel 1900, Rudolf Moroder ottenne un riconoscimento internazionale vincendo la medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi per la sua scultura in legno raffigurante "Santa Elisabetta d'Ungheria con un mendicante", un'opera che testimonia la sua abilità nel combinare la tradizione scultorea locale con le influenze artistiche europee dell'epoca. La sua carriera artistica lo vide attivo principalmente nella grande bottega per l'arte sacra dei fratelli Moroder a Offenburg, in Germania, dove si trasferì definitivamente nel 1912. Qui, Rudolf assunse la direzione dell'atelier, realizzando opere di grande impatto per chiese e cattedrali, tra cui un famoso ciclo delle Stazioni della Croce per la Chiesa di Sant'Anna in Slesia. La vita di Rudolf Moroder fu tragicamente interrotta dall'irruzione della Prima Guerra Mondiale. Dopo essere stato richiamato alle armi dall'esercito austriaco, perse la vita il 22 dicembre 1914 a Radłów, in Galizia, all'età di 37 anni, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua morte prematura segnò la fine di un percorso creativo promettente, che aveva già dato significativi contributi all'arte sacra del suo tempo. Le opere di Rudolf Moroder, caratterizzate da una profonda spiritualità e da una maestria tecnica eccellente, continuano a essere apprezzate per la loro capacità di trasmettere emozioni e devozione. La sua scultura di "Santa Elisabetta d'Ungheria con un mendicante" rimane un simbolo della sua arte e del suo talento, conservata nella Cappella del Rosario della chiesa parrocchiale di Urtijëi, accanto ad altre significative opere d'arte della regione. La figura di Rudolf Moroder rappresenta un importante capitolo nella storia dell'arte sacra del Sudtirolo e dell'Europa centrale, testimoniando l'importanza della tradizione artistica della Val Gardena e il suo impatto sul panorama culturale oltre i confini regionali. La sua eredità vive non solo nelle sue opere, ma anche nella memoria collettiva di una comunità che continua a onorare il suo contributo all'arte e alla cultura.