La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Enrico Mossuti ( Napoli 1849 - 1920 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Enrico Mossuti, nato a Napoli il 23 dicembre 1849 e deceduto nella stessa città nel 1920, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del XIX e inizio XX secolo. La sua formazione artistica si svolse all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo di maestri del calibro di Tito Angelini e Tommaso Solari, figure di spicco che continuarono la tradizione canoviana. Questo contesto formativo gli fornì una solida base classica, che Mossuti seppe tuttavia arricchire e rinnovare grazie alla sua apertura verso le nuove istanze del realismo. La vita di Mossuti fu segnata da un profondo impegno civile e politico. Egli condivideva le idee della sinistra radicale e fu vicino a personalità come Matteo Renato Imbriani, esponente di spicco di quella corrente. Questa vicinanza ideologica lo portò a dedicarsi alla realizzazione di opere che celebravano gli ideali di libertà e indipendenza, in un periodo storico segnato dall'Unità d'Italia e dalle lotte risorgimentali. Tra le sue opere più significative in questo senso, si ricordano i monumenti dedicati ai garibaldini e ai caduti delle guerre d'indipendenza, che testimoniano il suo impegno nel commemorare gli eroi nazionali e i valori repubblicani. Mossuti fu particolarmente attivo in Campania, dove realizzò numerosi monumenti pubblici. Tra questi, spicca il monumento ai caduti della Grande Guerra a Torre del Greco, inaugurato nel 1923. Quest'opera, caratterizzata da un obelisco in piperno sormontato da una stella, riflette il tipico stile commemorativo dell'epoca, connotato da un linguaggio simbolico e da una ricerca di solennità formale. Allo stesso modo, il monumento ai caduti di Grumo Nevano, realizzato nel 1924, mostra la capacità di Mossuti di coniugare il rispetto per la tradizione scultorea con la volontà di esprimere i sentimenti collettivi di lutto e di memoria. Oltre ai monumenti pubblici, Mossuti si dedicò anche alla realizzazione di busti e ritratti, attraverso i quali seppe catturare l'essenza dei suoi soggetti con sensibilità e maestria. Un esempio è il busto di Gregorio Caloprese a Scalea, che rivela la sua abilità nel rendere il carattere e la personalità dei ritratti. La sua opera si estese anche al campo della scultura funeraria, dove seppe esprimere con intensità il tema del dolore e della speranza. Nonostante la sua importanza nel panorama artistico dell'epoca, la figura di Enrico Mossuti è stata a lungo trascurata dalla critica e dalla storiografia. Solo recentemente si è assistito a un rinnovato interesse per la sua opera, che viene ora riconosciuta come parte integrante del patrimonio culturale italiano. La sua produzione, infatti, offre uno spaccato significativo dell'arte e della società italiana tra Ottocento e Novecento, riflettendo le tensioni, le aspirazioni e i cambiamenti di quel periodo. In conclusione, Enrico Mossuti rappresenta una figura di spicco nell'arte italiana del suo tempo, capace di coniugare la tradizione classica con le istanze del realismo e dell'impegno civile. La sua opera, caratterizzata da un profondo senso etico e da una notevole qualità artistica, merita di essere pienamente valorizzata e studiata, per comprendere appieno il suo contributo allo sviluppo della scultura italiana moderna.