La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Gaetano Motelli ( Milano 1805 - 1858 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Gaetano Motelli fu uno scultore italiano del XIX secolo, nato a Milano nel 1806. La sua passione per la scultura si manifestò fin dalla giovane età, tanto che, nonostante il desiderio del padre che diventasse un abile commerciante, Motelli si dedicò anima e corpo all'arte scultorea. A soli sedici anni iniziò a studiare seriamente questa forma d'arte, che lo avrebbe portato a diventare uno degli scultori più apprezzati del suo tempo. La formazione artistica di Motelli si svolse principalmente a Milano, ma fu anche a Roma che perfezionò le sue abilità, immergendosi nell'ambiente artistico e culturale della città eterna. Al suo ritorno a Milano, le sue prime opere furono accolte con grande apprezzamento, sia per i lavori di semplice decorazione che per le commissioni più prestigiose che iniziò a ricevere. Tra le sue opere più note, spicca "La sposa dei Sacri Cantici", realizzata nel 1854 e appartenente alla Collezione Litta di Milano. Questa scultura rappresenta la Sulamite, la sposa lodata nel Cantico dei Cantici, e si distingue per l'espressione del viso, che oscilla tra il sognante e l'erotico, e per la posizione tesa delle braccia e delle mani, intrecciate sul grembo. La testa della Sulamite è adornata da una corona elaborata di fiori e i capelli sono acconciati con una treccia arrotolata, il cui estremo cade davanti a lei, decorato con un nastro a due nappe. Il vestito della giovane, che le scivola di dosso lasciando scoperte le spalle e un seno, è finemente decorato con ricami che sembrano realizzati con ago e filo piuttosto che in marmo. Un'altra opera significativa di Motelli è "Paolo e Francesca", venduta all'asta da Sotheby's a Londra nel 2019 per la cifra record di 57,644 USD. Questa scultura, firmata dall'artista e realizzata in marmo bianco, rappresenta la tragica storia d'amore tra Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, resa immortale da Dante Alighieri nella Divina Commedia. L'opera fu esposta per la prima volta alla Brera di Milano nel 1847 e fu lodata per la sua abile rappresentazione delle figure apparentemente prive di peso e per l'espressione emotiva dei volti dei personaggi. Durante la sua carriera, Motelli espose le sue opere principalmente a Milano, presso la Brera, ma partecipò anche a diverse mostre internazionali, tra cui quella di Londra nel 1846. Alcune delle sue opere sono conservate nella Galleria d'Arte Moderna di Milano. Gaetano Motelli morì a Besana in Brianza nel 1858, all'età di soli 52 anni. La sua arte è stata oggetto di studio e apprezzamento anche dopo la sua morte, e le sue sculture sono state messe all'asta più volte, raggiungendo prezzi significativi che riflettono il valore e l'importanza del suo contributo al mondo dell'arte. La sua vita e il suo lavoro sono stati celebrati in diverse occasioni, come nella mostra "Lo spirito dell'Europa che sognava la libertà: il Romanticismo in mostra", dove è stato presentato come uno degli scultori milanesi di spicco del suo tempo. La sua opera "La sposa dei Sacri Cantici" è stata anche oggetto di un articolo dedicato, che ne esalta la maestria e la delicatezza nella lavorazione del marmo. Nonostante la sua morte prematura, Gaetano Motelli ha lasciato un'eredità duratura nel campo della scultura, con opere che continuano a essere ammirate e studiate per la loro bellezza e per la loro capacità di catturare l'essenza del Romanticismo italiano.