La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Emilio Musso ( Piemonte 19� secolo - Piemonte 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Emilio Musso, nato a Torino nel 1890 e deceduto nella stessa città nel 1973, è stato uno scultore italiano la cui vita e opera si intrecciano strettamente con la storia artistica e culturale del Piemonte del XX secolo. La sua formazione artistica inizia sotto la guida di Edoardo Rubino, uno scultore di rilievo dell'epoca, presso il quale Musso non solo apprende le tecniche scultoree ma diviene anche assistente di laboratorio, segno di una profonda stima e fiducia tra maestro e allievo. La carriera artistica di Musso si sviluppa in un periodo storico complesso, caratterizzato da due guerre mondiali e profondi cambiamenti sociali e culturali. Nonostante ciò, riesce a emergere come figura di spicco nel panorama artistico piemontese, specializzandosi nella realizzazione di opere d'arte sacra e monumenti commemorativi. Tra i suoi contributi più significativi vi sono le opere realizzate per il cimitero monumentale di Oropa, un sito di grande importanza religiosa e culturale per la regione del Piemonte. Musso diventa noto soprattutto per i suoi monumenti che celebrano temi legati all'identità civica e nazionale, testimoniando così il suo impegno non solo come artista ma anche come cittadino attivo nella vita della sua comunità. Questi lavori, sparsi in varie località del Piemonte, contribuiscono a consolidare la sua reputazione e a fare di lui uno degli scultori più apprezzati della sua generazione. Un aspetto interessante della vita e dell'opera di Musso è la sua collaborazione con Giovanni Cantono, anch'egli scultore e assistente nello studio di Musso. Questa collaborazione testimonia la capacità di Musso di lavorare in team e di trasmettere le sue conoscenze e il suo amore per l'arte alle generazioni successive, contribuendo così alla formazione di nuovi talenti nel campo della scultura. Nonostante la sua notorietà come scultore, Musso non trascura l'aspetto didattico e formativo della sua professione. La sua attività di insegnante al Politecnico di Torino gli permette di influenzare positivamente la formazione di giovani artisti e ingegneri, trasmettendo loro non solo le competenze tecniche ma anche una profonda sensibilità artistica e culturale. La sua opera "Grande scultura in gesso, Giovane Donna, 1937" rappresenta un esempio emblematico del suo talento e della sua capacità di catturare l'essenza della figura umana con sensibilità e maestria. Questa scultura, che raffigura una giovane donna seduta, è caratterizzata da una grande attenzione ai dettagli e da una profonda espressività, elementi che ne fanno una delle opere più rappresentative e apprezzate di Musso. Oltre alla scultura, Musso si dedica anche alla pittura, esplorando temi legati alla natura morta e al ritratto. Questa versatilità artistica gli permette di esprimersi attraverso diversi linguaggi visivi, arricchendo ulteriormente il suo contributo al mondo dell'arte. La vita e l'opera di Emilio Musso si inseriscono in un contesto storico e culturale ricco e complesso, nel quale l'artista riesce a lasciare un segno indelebile grazie alla sua creatività, al suo impegno civile e alla sua capacità di trasmettere bellezza e significato attraverso la sua arte. La sua eredità continua a vivere nelle sue opere, che rimangono testimonianze preziose del suo talento e della sua passione per l'arte.