La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Francesco Nagni ( Viterbo 1897 - Roma 1977 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Francesco Nagni è stato uno scultore italiano di grande rilievo nel panorama artistico del XX secolo, noto per la sua capacità di coniugare la tradizione scultorea con le esigenze espressive contemporanee. Nato il 7 febbraio 1897 a Viterbo, in una famiglia modesta, Nagni si trasferì presto a Roma per studiare all'Accademia di Belle Arti, dove fu allievo di Ettore Ferrari e collaborò con altri importanti scultori come Giuseppe Guastalla e Attilio Selva. La sua carriera artistica prese il via nei primi anni del Novecento, quando ancora giovane ottenne riconoscimenti e commissioni significative. Tra queste, il monumento al maresciallo Armando Diaz a Napoli e il monumento ai caduti di Fano, quest'ultimo non realizzato, ma che gli valse comunque una certa notorietà. Nagni insegnò scultura all'Accademia di Belle Arti di Roma e fu membro di prestigiose accademie come l'Accademia dei Virtuosi al Pantheon, l'Accademia Clementina di Roma e l'Accademia Cherubini di Firenze. Durante il regime fascista, Nagni lavorò a diversi progetti statali, tra cui spiccano il monumento a Diaz e numerosi memoriali di guerra. Fu anche coinvolto nel gruppo di artisti di Villa Strohl Fern a Roma. A partire dagli anni '40, iniziò a ricevere commissioni dal Vaticano, e le sue opere sono oggi rappresentate nella Basilica di San Pietro. Tra queste, la tomba di Papa Pio XI nei Grotti Vaticani e le porte bronzee della basilica, note come la Porta della Fede e la Porta dello Splendore, su cui lavorò dal 1947 al 1970. Nagni fu anche un artista apprezzato all'estero, con opere in Brasile, Canada e Portorico. In Brasile, realizzò statue e rilievi bronzei per la chiesa metropolitana di San Paolo, mentre in Italia le sue sculture si trovano in Vaticano e in vari collegi di ordini e congregazioni religiose. Fu stimato da Papi come Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI, che gli commissionarono opere. Tra le sue realizzazioni più note, vi sono l'altorilievo sul tema delle comunicazioni sulla facciata della stazione Ostiense di Roma, le statue dei Santi Pietro e Paolo per la chiesa dell'EUR a Roma, e l'urna contenente le spoglie di San Pio X in San Pietro. Nagni è stato anche apprezzato per la semplicità e la forte spiritualità che connotano le sue opere, come evidenziato dalla critica dell'epoca. La sua produzione artistica comprende anche opere di grande importanza come il monumento equestre al Gen. Armando Diaz a Napoli, il monumentale bassorilievo del Pegaso presente sulla facciata della stazione Ostiense e le imponenti statue dei SS. Pietro e Paolo per l'omonima chiesa dell'EUR a Roma. Il Museo del Colle del Duomo di Viterbo ospita alcuni bozzetti preparatori e calchi in gesso di alcune statue successivamente realizzate in diversi materiali tra i quali il marmo, il bronzo o il travertino. Nagni morì a Roma l'11 luglio 1977, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua arte è stata riconosciuta e apprezzata sia in vita che postuma, con numerose opere che continuano a essere esposte e studiate. La città di Viterbo ha onorato la sua memoria intitolandogli una strada vicino alla stazione ferroviaria: Via Francesco Nagni. La sua tomba di famiglia, nel cimitero di San Lazzaro a Viterbo, presenta una "Dormitio Virginis" di struggente dolcezza, una delle molte versioni dello stesso soggetto plasmate dall'artista durante la sua lunga e prestigiosa carriera.